Debutto vincente del neo-trainer granata Pasquale Marino: i granata battono il Sudtirol dell’ex Castori e superano la Reggiana in classifica, portandosi a due punti dalla zona salvezza.
A differenza di quanto si pensasse, Marino riconferma il 3-4-2-1, con Ghiglione e Corazza quinti, solita difesa a tre e Soriano e Verde in appoggio a Cerri.
Parte bene la Salernitana ed è Verde, all’8’, a sfiorare la rete di sinistro su assist di Cerri, ma la sfera termina di poco a lato.
Ci prova Amatucci, al 12’, dal limite dell’area, ma la sua conclusione è centrale e l’ex Adamonis respinge.
Ancora Salernitana al 19’, con Corazza che, su sponda di Cerri, impegna il portiere ospite.
Si fa vedere il Sudtirol in ripartenza e la conclusione di Odogwu termina di poco a lato.
Granata vicinissimi al vantaggio al 39’, con Soriano che, servito da Verde, a due passi dalla porta si fa rimpallare la conclusione dalla difesa ospite.
Ad inizio ripresa, Cerri, a pochi metri dalla porta, calcia tra le braccia di Adamonis.
Il vantaggio è nell’aria ed al 49’ l’ottimo Corazza si invola sulla sinistra e centra per l’accorrente Ghiglione, che insacca sul primo palo imparabilmente.
Al 60’ raddoppio granata di testa di Ferrari che, su angolo del solito Corazza, trafigge Adamonis.
Al 63’ il Sudtirol dimezza le distanze con Pietrangeli, bravo nel tap-in dopo una respinta di Christensen sul palo su punizione di Praszelik.
Entrano Tongya per Soriano e poi Stojanovic e Raimondo per Verde e Cerri.
Ghiglione si sposta a sinistra con Corazza alle spalle di Cerri.
Vicina alla terza rete la Salernitana con Ferrari che, di testa, al 66’, su assist di Corazza dalla trequarti, scheggia la traversa.
La Salernitana si abbassa un po’ troppo nella difesa del vantaggio ed è bravo Christensen, nei minuti di recupero, a deviare in angolo la conclusione di Mallamo.
Dopo sette minuti e mezzo di recupero, un pessimo Marinelli decreta la fine delle ostilità.
Nonostante non vi sia stato un cambio di modulo, si è vista una Salernitana diversa: Soriano più in appoggio a Cerri e Verde che parte dalla destra per poi accentrarsi.
Ottima la fase difensiva, con un superbo Ferrari ed un eccellente Lochoshvili.
Centrocampo solido, con il solito Amatucci sugli scudi.
L’azione, finalmente, non parte più da dietro: si cerca immediatamente Cerri, anche per poter andare sulle sue spizzate o sulle seconde palle, con i quinti più avanzati e pronti ad intervenire.
Area di rigore nella quale non c’è più solo Cerri, ma anche i quinti (vedi prima rete), Soriano, Verde ed anche Amatucci.
Uniche note stonate Tongya e Raimondo, che praticamente non si sono mai visti: non lottano e sono praticamente avulsi dal gioco.
Speriamo possano dare il proprio contributo nelle prossime gare.
Lunedì a Cittadella gara della verità.
Veramente pessimo l’arbitraggio di Marinelli: ha avuto un atteggiamento indisponente sia nei confronti dei calciatori che del pubblico, consentendo di tutto al Sudtirol (in ogni contatto vi era una trattenuta della maglietta), a cui mancano perlomeno tra le quattro e le cinque ammonizioni.
Anche la punizione da cui è nata la rete degli altoatesini, visto il metro adottato, non doveva essere concessa.
Dispiace che, a fine gara, Castori se la sia presa con Valentini, che a suo dire si era lamentato della designazione arbitrale.
Cosa non vera, in quanto il ds aveva espresso giudizi negativi su Marchetti che, ovviamente, è stato “premiato” con la designazione di Verona-Genoa!