«Là dove il sentiero si perde» di Maria Elisabetta Novello è il titolo lirico della mostra promossa dalla galleria Paola Verrengia, a cura di Renata Caragliano e Stella Cervasio.
L’inaugurazione è prevista per domenica 23 marzo alle 11.30. Nell’aprile del 2024 l’artista ha effettuato un sopralluogo sulla terra e sulla cenere del Vesuvio, da cui è nata una serie di lavori che, paradossalmente, traggono respiro da quella natura che solo in apparenza può essere definita sterile, morta, secca. L’artista racconta: «L’esperienza di immergersi nella terra vulcanica mi ha portata a guardare ancora più in profondità la natura, il suo adattarsi e la sua forma di intelligenza» (M. E. Novello).
Maria Elisabetta Novello vanta un ricco bagaglio di esperienze visive e riconoscimenti. Questa esposizione, come lei stessa afferma, rappresenta «l’esperienza del mio passare da uno spazio all’altro. Istanti sospesi in un luogo di astrazione lontano dal mondo, dove inizia la vertigine e il sentiero si perde».
Il testo di accompagnamento «Il fiore consolatore del deserto», di Renata Caragliano e Stella Cervasio, descrive le «perlustrazioni performative nelle quali la Novello agisce guardando e prelevando soltanto ciò che silenziosamente si accumula e si trasforma in immagine metaforica della fugacità della memoria nel presente». La leggerezza dei materiali utilizzati, come cenere, carbone e polvere, conserva i segni del reale, che subisce una metamorfosi attraverso «un atto di consunzione e di rigenerazione al contempo». Da questi materiali prendono vita i paesaggi nelle teche di plexiglass, contenenti la terra e la polvere del Vesuvio con frammenti della ginestra, definita «fiore resiliente». In mostra saranno esposte anche alcune opere della serie «Carta della Terra», lastre di piombo con le impronte delle ginestre ottenute attraverso la tecnica calcografica (fisiotipia).
Sulla parete di fondo della galleria incombe una grande immagine del Vesuvio, datata, che ricorda al visitatore la data del sopralluogo da cui tutto ha avuto origine.
Principali mostre personali e collettive
- «Sui Generis – In mostra l’essenza delle donne», Museo Etnografico del Friuli, Udine
- «Attorno a Tintoretto. Quattro artisti contemporanei sfidati da un capolavoro», Museo Diocesano di Milano (2025)
- «Ciò che resta del fuoco», Hospitale San Giovanni di Gerusalemme, Majano, Udine (2024)
- «U.N.A. – United Nations of Artists», Complesso di San Domenico, Noni, a cura di Matteo Boetti (2023)
- «Allargamento della referenzialità», collettiva, Galleria Fumagalli, Milano, a cura di Lóránd Hegyi (2023)
- Miart, Galleria Paola Verrengia, Milano (2023)
- «Si può provocare un incendio», Ex Deposito Carburanti, Monopoli, a cura di Martina Cavallarin (2022)
- «L’Angolo di riposo», Punto Fermo, Essiccatoio bozzoli San Vito al Tagliamento, Pordenone, a cura di Antonio Garlatti (2021)
- «Each Second is the Last», personale alla GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma), a cura di Ilaria Gianni (2020)
- «Genius Loci, Oltre il Manicomio», Ex Ospedale Psichiatrico Udine, a cura di L’Arte Non Mente (2019)
- «Alberi», Thomas De Falco / M. E. Novello, Spazio PAePa, Milano, a cura di Laura Cherubini e Cristiana Perrella (2018)
- «Pink is Just a Color», Galleria Paola Verrengia, Salerno, a cura di Chiara Guidi (2018)
- «Sursum Corda», Galleria Fumagalli, Milano (2017)
- «MODUS, tecniche, poetiche, materiali nell’arte contemporanea», evento collaterale della 57ª Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia, Palazzo Ca’ Faccaron (2017)
- XVI Quadriennale d’Arte / Periferiche, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2016)
- «Sesta edizione Premio della Fondazione VAF», Schaufler Foundation, Schauwerk Sindelfingen, Stadtgalerie Kiel, con l’assegnazione del primo premio della VI edizione Premio Fondazione VAF – Palazzo della Penna, Perugia (2014)
- «Be Lost in the Ether», Galleria Paola Verrengia, Salerno (2014)
- «Data on Imperfection», Factory-Art, Berlino, a cura di Martina Cavallarin (2013)
- «Andata e ricordo. Souvenir de voyage», Mart, Rovereto (2013)
- «Transparency Belongs to Citizens – Blumm Prize», vincitrice del primo premio, Ambasciata Italiana di Bruxelles (2013)
- «WOP – Works on Paper», FABBRI.c.a. Contemporary Art, Milano (2011)
- «Round the Clock», evento collaterale alla 54ª Biennale di Venezia, Spazio Thetis, a cura di Martina Cavallarin (2011)
- «Disegnar sui muri», Fabbrica del Vapore, Milano, a cura di Marina Mojana (2010)
- «The Goldberg’s Variations 2», Mya Lurgo Gallery, Lugano, a cura di Martina Cavallarin (2010)
- Premio Arti Visive, San Fedele, Milano (2007)
- Vincitrice primo premio al concorso ManinFesto, a cura di Francesco Bonami, promosso dal Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin di Passariano, Udine (2010)
- «Il più profondo è la pelle», MUD Art Foundation, Milano (2009)
- «I labirinti della bellezza», Museo Michetti, Francavilla al Mare, Chieti (2008)
- «Maninfesto», Villa Manin Passariano, Codroipo, Udine, a cura di Sarah Cosulich Canarutto (2007)