La malattia del «disinteresse» del lettore, delle istituzioni e dell’accademia verso ogni forma di «esperienza estetica», analizzata da Ivan Pozzoni, nel suo libro Kolektivne NSEAE è un saggio che si presenta come un’importante riflessione critica sullo stato attuale della cultura e dell’arte.
L’autore parte da un’analisi storica, osservando come l’«egopatia» dell’artista sia emersa con la transizione dal Medioevo al Moderno, identificando in Dante e Cartesio i due pilastri che hanno segnato questa evoluzione. Dante, con la sua ontologia estetica, e Cartesio, con la sua ontologia teoretica, sono visti come i responsabili di un progressivo allontanamento del pubblico dall’arte e dalla bellezza.
Pozzoni propone una visione provocatoria, sostenendo che l’arte contemporanea, attraverso le neo-avanguardie millennials, ha abbandonato le radici ontologiche dell’estetica moderna.
La sua fondazione della NeoN-Avanguardia si caratterizza per l’adozione di pratiche come l’ironia, il citazionismo e lo straniamento, elementi che si distaccano dalla tradizione e che invitano a una riflessione critica e a una “carnevalizzazione” del discorso artistico.
Il libro si presenta come un’opera di denuncia, ma è anche una necessaria analisi contemporanea, che invita il lettore a confrontarsi con le tensioni e le contraddizioni del panorama culturale attuale. La scrittura di Pozzoni è densa e impegnativa, a tratti rocciosa, ma arricchita da riferimenti a testi e poesie di autori classici e contemporanei, come Dante stesso, che servono a sciogliere il peso delle sue argomentazioni.
L’opera di Pozzoni è un invito a riconsiderare il nostro rapporto con l’arte e la cultura, spingendo il lettore a riflettere su come le esperienze estetiche possano riemergere in un contesto che sembra sempre più dominato dal disinteresse. Un libro che, pur nella sua durezza, si rivela fondamentale per chiunque voglia comprendere le sfide attuali della creatività e dell’espressione artistica.
Biografia
Ivan Pozzoni è nato a Monza nel 1976. Ha introdotto in Italia la materia della Law and Literature. Ha diffuso saggi su filosofi italiani e su etica e teoria del diritto del mondo antico; ha collaborato con con numerose riviste italiane e internazionali. Tra 2007 e 2018 sono uscite varie sue raccolte di versi: Underground e Riserva Indiana, con A&B Editrice, Versi Introversi, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, Cherchez la troika e La malattia invettiva con Limina Mentis, Lame da rasoi, con Joker, Il Guastatore, con Cleup, Patroclo non deve morire, con deComporre Edizioni. Ha diffuso molti articoli dedicati a filosofi italiani dell’Ottocento e del Novecento, e diversi contributi su etica e teoria del diritto del mondo antico. Pozzoni è un instancabile curatore di cultura: ha pubblicato più di 1000 saggi e curato antologie entrate nei manuali universitari di letteratura e filosofia.