Ad Anfield nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, il Paris Saint Germain elimina il Liverpool ai calci di rigore dopo lo 0-1 subito a Parigi.
Luis Enrique schiera Dembèlè al centro dell’attacco ed è proprio l’ex Barcellona a sbloccare la gara al 12’ insaccaccando alle spalle di Alisson dopo un errore di Konatè.
Il duello però tra Liverpool e Psg è tutto sui portieri con Alisson protagonista nella gara di andata e Donnarumma in quella di ritorno con due grandissime parate nella lotteria dei rigori neutralizzando i tiri di Jones e Núnez.
L’ex portiere del Milan spesso criticato per essere il punto debole della squadra e colpevolizzato per il gol subito all’andata, si prende la sua rivincita: “Vedo tante critiche da presunti giornalisti che parlano senza sapere cosa vuol dire essere un portiere. Lavoro sempre per dare il massimo nella partita successiva”.
Così come successo a Napoli, Kvaratskhelia dimostra che non ha problemi di ambientamento. L’ex numero 77 è riuscito ad entrato subito in sintonia con la squadra e con l’allenatore (al contrario di ciò che è successo al Napoli con Antonio Conte che in sei mesi non ha saputo trovargli un ruolo nel suo classico 3-5-2). L’allenatore del Psg Luis Enrique fino ad ora ha impiegato Kvaratskhelia in diverse zone del campo. “Lo vedo bene ovunque. Dobbiamo aspettare che si adatti per fare in modo che arrivi ad un livello altissimo”.