Vittoria doveva essere e vittoria è stata. I granata, finalmente, battono 1-0 un coriaceo Modena e conquistano tre punti fondamentali nella lotta per la salvezza.
Breda riconferma lo stesso undici sconfitto a Cesena e la Salernitana parte bene ed, al 10′, Ghiglione sfiora l’incrocio dei pali, su assist di Cerri, ma la sua conclusione è deviata da un difensore ospite. Sull’angolo Cerri, di testa, manca di poco il bersaglio. Si fa vedere il Modena, al 20′, con Mendes che, di testa, che finisce di poco a lato ma Christensen sembrava esserci. Al 32′ Verde, di sinistro, impegna Gagno che devia in angolo. l’episodio che poteva cambiare la gara avviene al 51′ quando l’incerto Giua assegna un penalty al Modena per fallo di mano di Bronn ma la VAR richiama il direttore di gara e, giustamente, la massima punizione è revocata.
Al 61′ pericoloso il Modena con Santoro che, dalla linea di fondo, mette in area di rigore ma Corazza, molto attento, libera sulla linea di porta. Salernitana in vantaggio al 64′ con Soriano che calcia dal limite dell’area, dopo una respinta della difesa ospite su centro di Ghiglione dalla dfestra, ed incoccia il capo di Zaro che devia imparabilmente alle spalle dell’incolpevole Gagno.
Il Modena reagisce immediatamente ed è bravo Bronn, al 66′, murare la conclusione di Mendes. Primi cambi di Breda. Entrano Ruggeri e Tongya per Bronn e Verde. Al 76′ incursione di Corazza dalla sinistra ma la sua conclusione è deviata dai difensori avversari. Vicino al pari il Modena, al 78′, con Magnino che, dal dischetto, calcia malamente fuori con Christensen battuto. Entrano anche Caligara e Nijoh per Zuccon e Corazza e, poi, anche Girelli per Soriano.
Dopo 5 di recupero (bravi i granata soprattutto con Cerri a congelare la palla nei pressi della bandierina). Che dire! Tutti hanno dato l’anima. Benissimo Soriano (perchè non giocava)! Dicasi lo stesso per Corazza! Bene anche tutti i subentrati (Girelli è entrato come si suol dire con il sangue agli occhi visto che non giocava da tanto ed ha conquistato una punizione fondamentale nel recupero ad esempio) ma anche Caligara e Nijoh sono stati importanti (l’esterno francese nulla ha concesso al veloce Kamate).
Il gruppo c’è. Basti vedere l’esultanza di Bronn quando ha murato la conclusione di Mendes e l’esultanza della squadra al goal del vantaggio oltre ovviamente all’esultanza al fischio finale.
Unica nota stonata Tongya. E’vero che ancora una volta è stato schierato in ruolo a lui non congeniale (sottopunta in appoggio a Cerri) ma quello che ha colpito negativamente è stata la mancanza di determinazione, di lotta, di agonismo. Sabato si va a Bari.