Nuovo appuntamento al Frida bistrot mercoledì 19 febbraio ore 19.00 con Aperitivo con l’artista. Il maestro ceramista Franco Raimondi sarà intervistato da Gabriella Taddeo di cui riportiamo le note critiche.
Note critiche
Fra tradizione e innovazione, fra astrattismo geometrico e decorazione a grottesca si muove l’arte ceramica di Franco Raimondi: la sua gamma cromatica emerge dall’azzurro del cielo, dal blu del mare ed arriva fino al giallo oro del sole, mentre le sue immagini affondano sia nella storia che nella mitologia: i suoi satiri, le sue sirene i suoi esseri indefiniti, i suoi paesaggi marini e costieri, i suoi ritratti che vengono però attualizzati dalla sua abile mano. Tutte le sue figure sono ammantate dalla gioiosità, dall’ironia, da un mondo pieno di luce positiva. Lui stesso in molte sue ceramiche diventa satiro o ibrido mostro del mare.
Il suo virtuosismo ha raggiunto alte vette che gli ha consentito di elaborare un proprio linguaggio, uno stile unico ed inconfondibile. Raimondi è riuscito a fondere la poesia del folclore con un certo primitivismo: lo dimostra tutta la sua iconografia popolaresca dei modelli in maiolica (fiasche, bacini, lunette, piastrelle), ma anche la sua costruzione di sculture e gruppi plastici in crosta vetrosa (naiadi, eroine, ittio-centauri, iguane, pesci). L’artista è figlio della sua terra cresciuto nel pieno della migliore tradizione delle” faenzere” vietresi e delle officine campane.
Note biografiche
Francesco Raimondi figlio della sua terra, Vietri sul mare già in tenera età coltiva la passione del disegno ed è affascinato dal lavoro creativo dei laboratori di ceramica dove impara l’arte ceramica. Ancora adolescente inizia a frequentare la storica ditta ceramica di Vietri di Don Ciccio Avallone, in cui cinquant’anni prima aveva operato anche Guido Gambone. Segue la sua esperienza alla Ceramica Solimene, al laboratorio Nando, poi in quello di Raffaele Pinto dal 1992. Lì incontra: Giovannino Carrano, considerato uno dei più grandi decoratori di ceramiche vietresi di tutti i tempi, che diverrà il suo vero maestro.
Con lui perfeziona lo “stile Vietri”, che consiste in pennellate veloci date senza ripensamenti e accostamenti di colori molto vivaci. Dopo l’apprendistato nelle “faenzere” vietresi diventa maestro maiolicaro nel laboratorio “L’Archetto” in Vietri ed ha scambi fruttuosi con i più grandi ceramisti come Licata, Galliani, Chin, Moncada, Kodra, Kerassioti, Ben Slimane, Willburger, Barisani, Eokauren e Manuel Cargaleiro che ha lavorato e soggiornato a lungo nella cittadina vietrese. Nel 2006 viene premiato dalla regina Elisabetta con la Medaglia d’oro al Chelsea Flower Show di Londra.
Nell’ottobre del 2016 gli è stato assegnato il titolo di “Maestro d’Arte e Mestiere”, come uno dei principali esponenti della qualità italiana nel mondo ed è stato inserito nel Libro D’Oro dell’Eccellenza Artigiana Italiana. Nel 2018 ha ottenuto l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il 2 giugno 2024 il riconoscimento ad Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana consegnatogli dal Prefetto di Salerno presso il Teatro Giuseppe Verdi. Oggi Raimondi è in molte collezioni private e pubbliche come il Museo della ceramica Flicam di Fu Ping in Cina, il Museo dell’azulejos di Lisbona, il Museo della ceramica di Nabeul.