Settant’anni fa a Roma, era il 29 ottobre 1955, il senatore Umberto Zanotti Bianco, archeologo e scopritore del famoso tempio di Hera Argiva alla Foce del Sele, insieme a Pietro Paolo Trompeo, Giorgio Bassani, Desideria A. Pasolini dall’Onda, Elena Croce, Luigi Magnani e Hubert Howard diedero vita all’Associazione denominata «Italia Nostra», Fondazione per la Tutela del Patrimonio Storico Artistico e Naturale della Nazione, in perfetta sintonia con l’Art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Nel primo convegno nazionale di Italia Nostra, svoltosi a Roma nel novembre 1956, furono individuati due filoni principali di attività dell’associazione, che ancora oggi identificano e guidano le azioni che essa promuove su tutto il territorio italiano: intervenire in tutti i casi di urgente pericolo del patrimonio artistico e naturale e promuovere tutte le iniziative dirette a rafforzare la coscienza dei valori artistici e naturali, quindi dell’intero patrimonio culturale e naturale-ambientale italiano, in perfetta sintonia, e direi anche sinergia, con il Ministero della Cultura e i suoi organi periferici, le Soprintendenze. Queste ultime, oggi, sono vergognosamente, spudoratamente e ingiustamente, sotto attacco da parte di alcuni partiti politici, perché sono accusate di bloccare, attraverso la normativa vincolistica vigente, la cementificazione delle coste e/o la distruzione di aree urbanistiche di gran pregio storico e architettonico e beni paesaggistici protetti.
Oggi, grazie alle benemerite azioni promosse dall’associazione Italia Nostra, e ai volontari ebolitani, iscritti presso la sezione di Salerno, si sta portando avanti un progetto per il pieno recupero, tutela, valorizzazione e fruizione dell’antica chiesetta di Santa Maria di Loreto sita in Eboli. Essa è stata individuata da Italia Nostra in quanto costruzione architettonica sacra contenente al suo interno pitture murali variamente datate dagli storici dell’arte ai secoli XVI e XVII e che versano in uno stato di conservazione assai precario. C’è bisogno di un urgente ripristino del monumento sacro, che giuridicamente è di proprietà ecclesiastica ed è afferente alla chiesa collegiata di Santa Maria della Pietà. Sono necessari interventi tecnici e di restauro, non più rinviabili, sia dell’edificio sacro, architettonicamente inteso, che delle opere pittoriche in esso contenute e poc’anzi citate.
L’attuale attività dei soci e delle socie di Italia Nostra della Sezione di Salerno, operanti a Eboli, stanno portando avanti iniziative volte al recupero della chiesetta ebolitana di Santa Maria di Loreto, previa liberazione dell’area antistante da sterpaglie ed erbacce che ne impedivano l’accesso, grazie alla fattiva collaborazione di volontari e personale specializzato di ditte che hanno lavorato e stanno lavorando proprio per rendere l’area perfettamente fruibile dal punto di vista dell’accessibilità al bene culturale. Un grazie particolare al socio Pasquale Ciao, noto artista scultore, che ha dedicato e sta dedicando generosamente molto del proprio tempo, insieme a personale di ditte specializzate, come la SMA, a quest’attività così gravosa, ma indispensabile.
Il progetto di recupero della chiesetta di Santa Maria di Loreto in Eboli rientra in un più vasto progetto nazionale, in corso, promosso da Italia Nostra su tutto il territorio italiano dal titolo «Minore. Un faro sul Patrimonio Culturale. Il terzo settore con le comunità locali per iniziative di valorizzazione». Il progetto “Minore” è legato al rafforzamento delle conoscenze e delle competenze dei volontari. Esse si tramutano, così, in atti concreti rivolti alla salvaguardia e valorizzazione dei cosiddetti beni “minori”, che però sono considerati come elementi centrali della cultura e della coesione sociale, per la creazione di insediamenti sani e sostenibili. Per farlo, il progetto mette in atto azioni mirate alla promozione del patrimonio a rischio, promuovendo interventi di restauro e valorizzazione conservativa.
Al termine dell’iniziativa è previsto un evento nazionale, durante il quale le Comunità Patrimoniali, come individuate dalla Convenzione di Faro a cui l’Italia ha aderito, con la partecipazione di Enti e Associazioni, avranno la possibilità di incontrarsi e dibattere su quanto realizzato ospitando esperienze ed esperti del settore. Partner del progetto è Icomos Italia. Il progetto “Minore” è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2023 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo n. 117/2017. Coordina le attività di progetto e mantiene i contatti con la sede centrale di Roma la socia Lucia Santimone con la generale supervisione del socio Avv. Luigi De Lisio.
In data 29 gennaio 2025 è stata redatta una lettera, firmata dal Presidente della Sezione di Italia Nostra di Salerno, la storica dell’arte Dott.ssa Rosa Carafa, avente per oggetto la Chiesa di Santa Maria di Loreto sita in Eboli e indirizzata a S.E. Mons. Andrea Bellandi, Arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno, alla Dott.ssa Raffaella Bonaudo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, all’Avv. Mario Conte, Sindaco di Eboli e a Don Michele Marra, Parrocchia di Santa Maria della Pietà in Eboli. Nella lettera si denuncia il grave stato di degrado della struttura architettonica e delle opere pittoriche che sono conservate nella predetta chiesa di S. Maria di Loreto e si lamenta il fatto che finora «nessuno ha mai posto rimedio […] La parte destra del tetto del corpo di fabbrica aderente all’aula sacra è completamente scoperchiata, fattore che è causa di continue infiltrazioni di acqua piovana, a loro volta fonte di grave pericolo di ammaloramento degli affreschi presenti sulle pareti della chiesa, risalenti al Cinquecento e al Seicento, affreschi che rischiano di sparire per sempre.» Nella lettera la Sezione di Italia Nostra di Salerno esorta e invita i destinatari «ad assumere, con urgenza, tutte le iniziative volte al recupero e alla corretta conservazione del bene. […] L’augurio è che la risposta delle istituzioni sia in linea con le aspettative che l’Associazione sta creando nell’opinione pubblica».
Una iniziativa simile fu già intrapresa per il recupero e restauro della medesima chiesa di Santa Maria di Loreto in Eboli. Era il 2019. L’allora sindaco, Massimo Cariello, inoltrò una lettera (Prot. 15068 del 28 marzo 2019, Titolario 01) all’ufficio Edilizia di Culto e Beni Culturali della Curia Arcivescovile di Salerno nella persona del responsabile, Don Antonio Pisani, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino nella persona dell’ispettrice storica dell’arte Anna De Martino, al Parroco della Collegiata di Santa Maria della Pietà, Don Michele Marra, e a chi scrive in quanto Ispettore Onorario per i Beni Storici e Artistici della Provincia di Salerno. Con la lettera il sindaco chiedeva l’autorizzazione per la messa in sicurezza e ripristino della chiesa della Madonna di Loreto, ma non ebbe alcun esito, per molte difficoltà e ostacoli da parte di chi avrebbe dovuto fornire il necessario consenso ad operare per il recupero e non lo fece. Si spera vivamente che adesso le cose cambino e si possano ottenere i risultati positivi che attendono tutti i cittadini che da anni hanno a cuore il patrimonio culturale della Città di Eboli.