E’ un vero e proprio giallo quello che avvolge la morte di Andrea Prospero, il diciannovenne di Lanciano che è stato trovato morto a Perugia nel pomeriggio di mercoledì dopo essere scomparso il venerdì precedente dalla città umbra nella quale studiava.
Il mistero non riguarda tanto le cause della morte, non attribuibili a terzi, in quanto il ragazzo molto probabilmente si è tolto la vita, in considerazione del fatto che accanto al suo corpo sono stati ritrovati diversi blister di farmaci vuoti (l’alternativa – poco credibile – è che il ragazzo li abbia ingeriti non con l’intento di togliersi la vita), ma il mistero riguarda soprattutto le cause che abbiano potuto spingere il ragazzo all’insano gesto, anche per la presenza nella camera ove è stato ritrovato di ben 4 telefonini, sconosciuti ai familiari e agli amici, e la scoperta del non utilizzo da parte del giovane della carta di credito prepagata – unica nota ai familiari – per pagare il fitto della camera nella quale è stato ritrovato cadavere.
Andrea era iscritto al primo anno di informatica presso l’ateneo del capoluogo umbro e il prossimo 10 febbraio avrebbe dovuto sostenere il primo esame. Descritto come un ragazzo timido e taciturno, condivideva da alcuni mesi una camera di ostello con un altro ragazzo. Ma il suo corpo è stato ritrovato all’interno di altro alloggio, un b&b che il diciannovenne lancianese aveva fittato, all’insaputa di tutti, sin dall’8 gennaio ovvero 16 giorni prima della sua scomparsa. Poiché all’università nessuno si ricorda di lui, appare ormai chiaro che Andrea non abbia mai seguito i corsi, nonostante dicesse ai genitori ed alla sorella – anche lei a Perugia per motivi di studio – di seguirli regolarmente. E’ evidente che il ragazzo abbia fittato il b&b proprio per evitare di restare nel suo alloggio ufficiale, la camera dell’ostello, negli orari in cui sarebbe dovuto essere ai corsi universitari, proprio per rendere veritiero per tutti, a partire dal suo compagno di camera, che si recasse regolarmente in facoltà.
Soltanto grazie alla segnalazione dell’agenzia immobiliare con sede a Milano attraverso la quale il ragazzo aveva preso il b&b è stato possibile fare la macabra scoperta. Gli impiegati dell’agenzia infatti, non ricevendo il pagamento relativo agli ultimi giorni e non riuscendo a rintracciare il diciannovenne, hanno approfondito le ricerche sulla sua identità e si sono resi conto che l’affittuario del b&b fosse il ragazzo scomparso da ben cinque giorni. Dunque hanno contattato le forze dell’ordine le quali si sono recate presso il b&b dove hanno ritrovato il corpo di Andrea.
Desta stupore come un ragazzo timido ed introverso, definito da tutti bravo, mite e rispettoso dei genitori, dei familiari e degli amici, abbia potuto serbare dei segreti così misteriosi e sia stato in grado di ordire per mesi un piano per nascondere ai genitori la sua assenza ai corsi universitari e la sua locazione di altro alloggio, che parrebbe sia costato al ragazzo una cifra vicino ai mille euro. Non si sa dove abbia preso questo denaro perché, come detto, il b&b non è stato pagato con la carta di credito prepagata da lui utilizzata sempre. Resta da comprendere se il pagamento sia avvenuto in contanti oppure attraverso l’utilizzo di altre carte e/o conti che però sarebbero sconosciuti ai genitori. E, in qualsiasi delle due ipotesi, ci si chiede come abbia potuto procurarsi questo denaro visto che Andrea si sosteneva esclusivamente con i soldi dei genitori.
E ancora, cosa ci faceva un ragazzo così riservato con ben quattro telefonini, oltretutto con utenze sconosciute a tutti? Gli inquirenti stanno indagando sul contenuto di questi cellulari e del suo computer, anch’esso ritrovato accanto al corpo. Si spera che il giovane non abbia, in prossimità del gesto estremo, cancellato ed inizializzato gli smartphone, in tal caso non è affatto scontato che la ricerca dei periti possa dare l’esito sperato.
Intanto l’autopsia – il cui completamento richiederà alcune settimane – ha confermato quanto già dichiarato dal medico legale al momento del ritrovamento, ovvero che la morte è intervenuta il giorno della scomparsa. Dalla quantità di farmaci ingerita sarà anche possibile avere conferma che si sia trattato di suicidio, anche se ormai tutto depone per tale scelta tragica, soprattutto se messa in relazione agli altri aspetti, ovvero la scomparsa, le bugie e le omissioni nei confronti dei familiari.