Luca Pacelli (Tutor del Progetto Policoro): “La Scuola d’Imprenditorialità è un’opportunità. Restare nel nostro territorio è una ricchezza”
Don Matteo Prodi (Scuola d’Impegno Socio-Politico): “Prevalga la filosofia del creare lavoro, percorsi d’imprenditorialità attenti alla persona”
Giovanni Pio Marenna (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica): “Vogliamo essere pellegrini di speranza, anche nelle gabbie abitate dall’abitudine e dalla sfiducia, e scommettere su potenzialità e talenti”
Riparte la Scuola diocesana d’Imprenditorialità, ideata l’anno scorso dall’Equipe del Progetto Policoro, composta dai tre Uffici di Policoro (Caritas diocesana-Pastorale Sociale e del Lavoro-Pastorale Giovanile), dalla Scuola d’Impegno Socio-Politico, dall’Azione Cattolica diocesana e dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. Il percorso, che avrà inizio venerdì 31 gennaio ore 19, dal titolo “TERRITORIO, INNOVAZIONE E IMPRESA. Superare le contrapposizioni per progettare insieme il futuro”, mira a dare le basi per operare nel mondo dell’imprenditoria, nell’ottica di dare uno slancio ad una realtà delle aree interne come quella della nostra Diocesi, che soffre oggi in modo importante la problematica della disoccupazione giovanile e dello spopolamento.
“La Scuola d’Imprenditorialità – dichiara il Tutor del Progetto Policoro Luca Pacelli – è un’opportunità formativa, indirizzata soprattutto a quei giovani che vivono e resistono nel nostro territorio, martoriato da disoccupazione e spopolamento. L’obiettivo è quello di rendere il “restare” una ricchezza, una scelta consapevole che renda possibile approfittare di tutte le opportunità che il territorio può offrire, reinvestendole per generare nuovo welfare”.
Gli incontri saranno cinque e si svolgeranno tutti a Cerreto Sannita, presso Casa Santa Rita (via Sannio, 43). Il percorso terminerà sabato 15 marzo, con la visita ad una realtà attiva sul nostro territorio, l’azienda agricola Fappiano di San Lorenzello. Al primo incontro di venerdì 31 gennaio, preceduto dal saluto del vescovo diocesano mons. Giuseppe Mazzafaro, sarà approfondita la figura dell’imprenditore Adriano Olivetti dal direttore della Scuola diocesana d’Impegno Socio-Politico don Matteo Prodi. Per info ed iscrizioni (gratuite e aperte a tutti), è possibile contattare lo 0824 860176 oppure è possibile scrivere su whatsapp al 351 5171089 o all’email diocesi.cerreto@progettopolicoro.it
“Per noi – afferma il direttore della Scuola d’Impegno Socio-Politico don Matteo Prodi – è importantissimo proporre la filosofia di fondo del creare lavoro, oltre che del cercarlo, desiderando di plasmare il mondo anche attraverso il fare impresa etico. Tali percorsi d’imprenditorialità, da costruire, devono essere attenti alla persona umana, a partire dalla sicurezza sul lavoro, da retribuzioni giuste ed eque e da tutti i diritti dei lavoratori. Quello del lavoro è un tema vitale. Senza lavoro l’Italia crollerebbe e l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, ci dice la nostra Costituzione. Creare lavoro significa anche creare una nuova Italia”.
Anche per questo secondo anno la formula sarà la stessa dell’anno scorso, con degli incontri formativi sul tema dell’imprenditorialità tenuti da docenti universitari di alto profilo e spessore. Docenti della Scuola d’Imprenditorialità saranno: Luciano De Bonis dell’Università degli Studi del Molise e componente del Consiglio Scientifico del “Centro di Ricerca per le ARee Interne e gli Appennini” (venerdì 7 febbraio), Alessandro Ciotola, CEO di StartLab Europa (venerdì 21 febbraio) e Vincenza Esposito dell’Università degli Studi del Sannio (venerdì 28 febbraio). Le 16 proposte progettuali presentate per il concorso “Giovani Imprenditori”, che vedrà proclamato il vincitore nel quarto incontro di venerdì 28 febbraio, hanno dimostrato che il nostro territorio offre una varietà di idee, possibilità e risorse, ed è su tutto questo che la scuola di imprenditorialità ha deciso di investire in questo nuovo anno.
“Nella missione evangelizzatrice della Chiesa – ricorda il segretario diocesano del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica Giovanni Pio Marenna – vogliamo essere pellegrini di speranza (come ci sta chiedendo questo Giubileo) e messaggeri di fiducia (come c’invita a fare l’AC). La seconda edizione della Scuola d’Imprenditorialità (così come tutte le iniziative che abbiamo svolto e che svolgeremo sul tema del lavoro) vuole proprio continuare ad annunciare e seminare speranza e ad accendere luci di fiducia su un territorio che, in quanto a ricchezza e bellezza (a partire da quella ricca di umanità dei suoi abitanti), avrebbe tantissimo da dire, da dare, da sviluppare e da potenziare. Spesso, però, ci si barrica nelle proprie prigioni mentali dell’abitudine e nelle proprie gabbie schematiche della prudenza, passando dal mantra della sfiducia che tanto qui non cambierà mai niente.
A pagarne un salato prezzo di questa cultura, alimentatasi sicuramente anche da una certa nociva politica, sono sia le nuove generazioni, sia le giovani famiglie. Certo, se non ci s’impegna per cambiare le cose che non vanno, chiaramente non cambierà mai niente e si rivelerà anche inutile lamentarsi. Questo è chiaro. E sul tema dell’impegno costante ad essere segni e testimoni di speranza, con gesti e azioni concrete, chi si professa credente ha una responsabilità decisamente maggiore”. Ancora una volta il gruppo diocesano di studio, analisi e riflessioni sul tema del lavoro, coordinato dal Progetto Policoro, vuole sostenere a chiare lettere che costruire un futuro migliore nelle aree interne è possibile: bisogna crederci, lavorare sodo per ottenerlo, non rimanere alle finestre, tirando i remi in barca, e dare fiducia alle potenzialità del territorio e ai talenti dei giovani.