«Il tema della guerra era stato accantonato all’epoca, non c’era più il Vietnam ma vigeva una sorta di pace armata. Lo sentivo davvero tanto, infatti l’argomento – oltre a dare il titolo alla nostra storica canzone Guerra – è il protagonista dell’intero album Desaparecido e in altro modo anche dei dischi successivi. Sentivo molto il tema della fottuta guerra grazie ai miei nonni. Il nonno Mario fu mandato in trincea, era uno dei ragazzi del ’99, a diciotto anni fu sbattuto in mezzo agli orrori: sono diventato obiettore di coscienza e pacifista grazie a lui» (Piero Pelù).
La guerra, il potere, le dittature, l’antimilitarismo, il rifiuto dei conflitti. Il disco più importante della new wave italiana, uno degli album di culto dei nostri anni ’80, affronta proprio questi argomenti. E lo fa con una musicalità nuova per l’Italia dell’epoca, ribattezzata “etnowave”: quella dei Litfiba, che pubblicarono l’attesissimo album d’esordio Desaparecido nel marzo del 1985. A quarant’anni di distanza da un’opera che cambiò il volto della musica italiana, Aliberti Compagnia Editoriale pubblica Eroi nel vento – Quarant’anni di Desaparecido dei Litfiba, il nuovo libro di Donato Zoppo.
Dopo il successo del testo su Ko de Mondo dei CSI, uscito nel 2024 con Aliberti, lo scrittore campano torna con un approfondimento sui Litfiba, da tanti considerata la rock band italiana per eccellenza. Eroi nel vento affronta la nascita e i contenuti di Desaparecido, il primo capitolo della Trilogia del Potere, tre dischi che caratterizzeranno gli anni ’80 per la loro originale combinazione di new wave, post punk, melodie mediterranee e temi politici e visionari.
Per l’occasione Donato Zoppo ha intervistato i protagonisti di quell’esperienza: Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, il produttore Alberto Pirelli, il manager Bruno Casini, l’arrangiatore e tastierista Francesco Magnelli, ma anche il giornalista Federico Guglielmi, Federico Fiumani dei Diaframma, Sergio Salaorni del Larione 10, Alessandro Querci dei Los Quatro Gatos. Tutti partecipi nella ricostruzione non solo di un album nato nella celebre cantina di Via de’ Bardi 32, ma di uno spaccato irripetibile nella Firenze creativa e inarrestabile degli anni ’80, tra musica, arte, moda, teatro, nightclubbing e concerti. La prefazione è del discografico Roberto Mancinelli.
Biografia
Donato Zoppo (Salerno, 1975) scrive per i magazine Audio Review e Jam, dal 2006 al 2023 ha condotto il radio show Rock City Nights, dal 2005 dirige l’ufficio stampa Synpress44, con cui si occupa di comunicazione per musica e spettacoli. Ha scritto su Beatles, Lucio Battisti, PFM e tanti altri, diventando uno dei saggisti musicali più stimati in Italia. Per Aliberti ha pubblicato Lucio Battisti. Scrivi il tuo nome su qualcosa che vale (2023) e CSI. È stato un tempo il mondo (2024).
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