Colpo di scena al Circolo Canottieri Irno in occasione di una serata speciale: la presentazione del libro di Maurizio Pintore dedicato allo scrittore ungherese Sandor Marai.
A stupire con una singolare relazione da critico d’arte è stato l’eclettico avvocato Giovanni Falci. In esposizione uno dei dipinti piu significativi di Chagall, definito da Falci come “UN SOSPIRO DI PREGHIERE E TRISTEZZA, UNA PREGHIERA DI SALVEZZA, DI RINASCITA”.
“È una citazione letterale di come Chagall descrive la sua di arte – spiega Falci, poi accomuna il dipinto al libro – Lui Chagall scrive nella lingua affascinante dei colori, Marai in quella ungherese ricca di armonie, partenze e viaggi, grazie e prove, scelte e segni. ENTRAMBI SCRIVONO LA LORO TRIBOLAZIONE E LA LORO SPERANZA”.
Ne “Il penultimo dono. La terza via di Sandor Marai”, Maurizio Pintore tratteggia il profilo di personaggi appartenuti al periodo felice di Marai a Salerno, nel porticciolo di Pastena. Il mare, il sole, la luce di quei posti avrebbero forse salvato dal buio uno scrittore indimenticabile, con una delicatezza d’animo ineguagliabile e uno spirito unico. Le stesse figure, un messaggio simile, l’avvocato che ama l’arte ha scorto nelle immagini, nei colori dell’artista. Una lettura personale, che ha stupito e interessato la folta platea.
Assente per motivi di salute, il presidente Gianni Ricco ha trasmesso il suo saluto agli ospiti. E la serata si è svolta nel segno della convivialità. Lo storico Circolo di via Porto ha presentato questa volta un incontro tra l’artistico e il letterario davvero interessante.
Di rilievo l’intervento del giornalista Mariano Ragusa e la sua perfetta analisi di un racconto che continua a riscuotere successi in tutti gli ambienti. Ad maiora a Maurizio Pintore e alla sua opera che, secondo la sensibilità di Giovanni Falci, si accomuna a quella bellissima del grande Chagall.