La mistica della luce è l’eredità pittorica che emerge dai dipinti di Michelangelo Merisi da Caravaggio, artista insuperabile del barocco italiano, ed è questa mistica che hanno illustrato don Gianni Citro e Francesco Petrucci, curatori della mostra La presa di Cristo che si è aperta il 5 gennaio al Complesso San Michele della Carisal di Salerno e che si protrarrà per mesi fino al 23 marzo 2025.
Una sola tela di grande dimensione che ha rapito tutti i fruitori presenti e che proviene dalla collezione Ruffo. Promotori dell’iniziativa di grande risonanza la Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, in collaborazione con Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. (Cultura, Religione e Arte).
Il dipinto descrive il momento dell’arresto di Gesù che, finita l’intensa orazione nell’orto degli ulivi, viene raggiunto da Giuda Iscariota che indica ai soldati la persona da arrestare mediante un bacio. La scena, ideata e realizzata da Caravaggio, si sviluppa in senso orizzontale: Gesù in estasi ha le mani intrecciate e appare stanco e rassegnato al suo destino, alla sua destra vi sono quattro armigeri, Giuda Iscariota dal volto grottesco e un personaggio che mantiene una lanterna.
Alle spalle di Cristo San Giovanni è descritto mentre fugge col volto contratto in un urlo. L’uomo che assiste alla cattura di Gesù e che illumina la scena con una lanterna avrebbe le sembianze dello stesso Caravaggio. Le teste di Cristo e San Giovanni appaiono fuse, tanto che è impossibile stabilire dove inizi la chioma di uno e finisca quella dell’altro, come un moderno Giano Bifronte.
“Un’opera autentica di Caravaggio per la prima volta viene esposta a Salerno, nella Sala Affreschi del Complesso San Michele, recentemente recuperato, sede attuale della Fondazione Carisal, da sempre impegnata nella promozione di eventi per diffondere l’arte e la cultura. Non è una semplice mostra, è un progetto. La Fondazione Carisal intende diventare un centro culturale di inclusione e di innovazione, un hub della cultura, un punto di riferimento per appassionati e per tanti giovani che avranno la possibilità di ammirare un capolavoro” ha detto ai presenti il presidente della Fondazione Domenico Credendino.
Dopo il taglio del nastro, l’evento di presentazione, moderato dalla giornalista Rai, Ilaria Gaudino, ha visto gli interventi di Orazio Abbamonte, Presidente Fondazione Banco di Napoli, che ha parlato di “un lavoro sinergico che assicura possibilità più ampie ai territori”. La storia del dipinto illustrata da Francesco Petrucci vede a monte la commissione da parte di Ciriaco Mattei. Salerno rappresenta la terza tappa di un itinerario nazionale che è partito dal Palazzo Chigi di Ariccia e che ha fatto tappa già a Napoli. La “portata di un evento che mette Salerno al centro della scena nazionale ed internazionale – ha evidenziato don Gianni Citro – grazie alla scelta, nell’epoca della comunicazione, della ‘star delle star della pittura di tutti i tempi: Caravaggio, una scelta frutto di un importante lavoro di squadra”. Ha parlato inoltre di “un’opera potente che ha la capacità di rapire chi la guarda”. All’inaugurazione i saluti istituzionali del Comune di Salerno con Ermanno Guerra; della Provincia con il delegato alla Cultura, Francesco Morra e della Regione Campania con il Consigliere Regionale, Franco Picarone.
Oltre a poter visionare il dipinto la mostra consente di poter consultare alcuni testi storici – in esposizione accanto al dipinto – provenienti dall’Archivio Storico del Banco di Napoli (Patrimonio Unesco), che testimoniano la presenza di Caravaggio a Napoli e attestano la realizzazione di alcune sue importanti opere nel capoluogo campano. A partire dal 10 gennaio e fino al 21 marzo 2025, ci sarà un caleidoscopico calendario di appuntamenti – ad ingresso gratuito – che vedrà la presenza di di studiosi, esperti ed artisti: questi incontri si chiameranno “I venerdì di Caravaggio” tra conversazioni, musica e teatro, e saranno importanti occasioni di dialogo e di confronto sulla cultura e l’arte, attraverso dibattiti, performance musicali e teatrali. Interlocutori del Progetto Caravaggio per le scuole secondarie di primo e secondo grado saranno i giovani: ”La presa di Cristo di Caravaggio, tra luci e ombre” ideato e promosso da Fondazione Carisal. L’arte diventa così mezzo di educazione e di conoscenza e stimolo al senso di appartenenza culturale e di conoscenza del patrimonio artistico italiano, attraverso visite guidate, proiezione di prodotti audiovisivi e pannelli didattici, alla scoperta di Caravaggio.
Biglietti disponibili su Eventbrite e in sede (ingresso: 7 euro (intero); ridotto 5 euro (studenti universitari, over 65 anni; iscritti FAI e/o Legambiente); Gratis: studenti (fino a 18 anni) e persone con disabilità con un accompagnatore (D.M. 507/97; L. 104/92).
Info e prenotazioni Visita scuole: https://www.fondazionecarisal.it/15931-2/
La Mostra è aperta al pubblico dal 5 gennaio alle ore 16:00 fino al 23 marzo 2025, tutti i giorni (Orari di Apertura: 9:30-13:30; 16:00-20:00).