Come ogni anno, anche il 2024 ha raccolto nuovi neologismi e l’Istituto Treccani, nel perseguire le proprie finalità riguardanti “la compilazione, l’aggiornamento, la pubblicazione e la diffusione della Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti […], e delle opere che possono comunque derivarne, […], in specie per gli sviluppi della cultura umanistica e scientifica, nonché per esigenze educative, di ricerca e di servizio sociale”, ha selezionato tali espressioni ne Il Libro dell’Anno 2024, aggiornato alla sua 25^ edizione, rammentandoci che le parole aiutano a definire chi siamo e il mondo intorno a noi.
Un’opera composta da una notevole varietà di voci, con novanta approfondimenti affidati alle penne di ottanta tra i più prestigiosi giornalisti e esperti italiani in vari ambiti – dalla letteratura alla scienza, dall’economia al diritto – per offrire una panoramica completa delle dinamiche politiche, sociali e culturali di un anno che, pur segnato dalla tragedia, ha anche visto il continuo dibattito su come affrontare la crisi globale. Hanno contribuito figure di spicco come Giuliano Amato, Francesco Clementi, Giulio Ferroni, Paolo Garimberti e molti altri.
Ma quali sono questi nuovi termini di uso comune che, seppur non destinati necessariamente ad essere accolti dai dizionari, fanno parte del nostro linguaggio quotidiano?
Tra le locuzioni propriamente italiane, si segnalano amichettismo (l’antica arte di favorire i propri seguaci), arciterrorista (capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente), pezzotto, agrobiodiversità, razzismo immobiliare, trappola al miele, trenopolitana, fuffa guru, ma anche espressioni legate alla politica come campo largo, spacca-Italia, autonomia differenziata, vannacciano (relativo alla ideologia e alle prese di posizione del militare italiano Roberto Vannacci), fare una decima (apporre una croce) e alcune reminiscenze latine o pseudolatine, quali ad esempio ius scholae.
Moltissimi anche gli anglicismi o i vocaboli da essi derivati, come alcolock (dispositivo elettronico che, all’interno di un veicolo, è collegato alla centralina del motore e a un etilometro, impedendo l’avviamento del mezzo da parte di una persona sotto l’influenza dell’alcol), pandoro-gate, dissing (il termine deriva dalla musica hip-hop e rap per indicare la diffusissima pratica dell’insulto), Swift economy (il giro di affari che ruotano intorno alla figura della cantante e imprenditrice americana Taylor Swif), top jobs, pommelier (professionista dell’assaggio e del servizio del sidro), crush (la cotta amorosa), brat (ragazzaccia, ma con una connotazione di orgoglio e autodeterminazione, non di biasimo), Maga (Make America Great Again, dallo slogan del politico repubblicano statunitense Donald Trump), boppone (una canzone che entusiasma al primo ascolto).
Fumata bianca anche per altri modi di dire come vacansia, la spiacevole sensazione di irritabilità o di oppressione dovuta all’incapacità di godersi il riposo, liberi dai frenetici ritmi lavorativi, e sdigiunino, coniato dallo chef Giorgione per indicare lo spuntino gustoso da preparare – o snack veloce – che serve, per l’appunto, a spezzare la sensazione di fame.
«Il nostro è un compito di osservatorio della durata di vita di queste parole – spiega la Treccani – e nel Libro ci siamo limitati a registrare le forme più diffuse nei mezzi di informazione, cercando di tracciare un filo conduttore per comprendere un mondo sempre più complesso e in continuo mutamento».
Come scriveva Gottlob Frege, il grande matematico tedesco cui Michael Dummet ha dedicato gran parte del suo lavoro filosofico La base logica della metafisica del 1991, «la lingua sarà anche uno specchio deformante, ma è l’unico specchio che abbiamo».
***
Dettaglio prodotto:
Prezzo: € 29,00
Collana: ANNUARI
In libreria dal: 06/12/2024
ISBN: 9788812011926
Pagine: 592
Dimensioni: 17×24