Il tempo del Natale è un’occasione speciale, da vivere in famiglia, con i propri cari. Rintanati per qualche giorno nelle nostre abitazioni, senza lo stress del tran tran quotidiano, è un tempo da dedicare a noi stessi anche attraverso le pagine di un buon libro.
Ma quali sono i libri da leggere a Natale? Tra i vari volumi che possono aiutarci a compenetrarci nello spirito magico e misterioso delle feste, ho scelto questi titoli:
1. Vita e avventure di Babbo Natale di Lyman Frank Baum (per grandi e per piccini):
«Pubblicato per la prima volta nel 1902, due anni dopo Il mago di Oz, Vita e avventure di Babbo Natale racconta la storia del personaggio più amato di tutti i tempi: dalla sua infanzia nella foresta incantata di Burzee al primo giocattolo costruito, al desiderio di dedicare la propria vita a rendere felici gli altri con i propri doni. Tra animali di legno e creature fatate, veniamo guidati alla scoperta di molti segreti del Natale: l’origine dell’uso dell’albero e della calza, il motivo per cui Babbo Natale scende dal caminetto, come sia possibile che, in una sola notte, consegni da solo i regali a tutti i bambini del mondo. Un racconto che sa far rivivere l’incanto, il calore e la fantasia che hanno fatto del capolavoro di Oz un classico della letteratura americana».
2. Il Natale di Poirot di Agatha Christie (per gli amanti del genere giallo e poliziesco):
«A Natale, secondo la tradizione, le famiglie che sono state separate tutto l’anno, dopo aver messo da parte ogni contrasto, si riuniscono per festeggiare. Tutto questo, però, a volte ha solo lo scopo di mascherare risentimenti e rivalità feroci. Come fa notare un acuto osservatore del carattere umano come Poirot: “A Natale c’è molta ipocrisia… e lo sforzo per essere amabili crea un malessere che può essere in definitiva pericoloso.” Quasi a dimostrare la validità di questa riflessione la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé tutti i figli e i nipoti, anche quelli che un tempo si erano ribellati a lui e lo avevano abbandonato, si trasforma ben presto in dramma. A farne le spese è proprio il vecchio patriarca, misteriosamente assassinato alla vigilia di Natale in una stanza chiusa dall’interno. Ma è possibile che l’assassino sia proprio un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti avevano un motivo per volere la sua morte. Un caso complicato, ma nessun criminale può sperare di ingannare il grande Poirot. Scritto nel 1939, l’epoca d’oro del giallo classico, Il Natale di Poirot è un romanzo di grande suggestione nel quale la Christie ha utilizzato, con eccezionale bravura, tutti gli elementi più tipici della sua narrativa».
3. Natale al femminile. Racconti sotto l’albero a cura di Eleonora Carantini (per gli amanti delle letture al femminile):
«Una melodia natalizia familiare, rassicurante, dentro la quale si insinua gradualmente un’aria dissonante, trasformando la musica in qualcosa di più complesso, dinamico, plurale. Questa immagine di Ali Smith racchiude il senso del volume che avete tra le mani, nel quale il momento più stereotipato dell’anno viene guardato con il prisma dello sguardo delle donne. Qui per la prima volta si trovano raccolte le più belle storie di Natale scritte dalle autrici inglesi e americane che, dalla fine dell’Ottocento a oggi, si sono confrontate con la tradizione delle Christmas stories. Pagine poco conosciute, in alcuni casi mai tradotte, scritte da grandi autrici: diciotto storie che non hanno nulla da invidiare a quelle di Dickens e che fanno da controcanto al canone delle feste, offrendone una visione inedita. Se nei primi testi, con l’autrice di Piccole donne e quella di Anna dai capelli rossi, siamo ancora pienamente immersi nell’atmosfera natalizia più classica, con strade innevate, camini scoppiettanti e buoni sentimenti, entrando nel Novecento la melodia comincia a distorcersi. Ci pensa Dorothy Parker, già nel 1916, a prendersela con le storie di Natale, sempre uguali ogni anno che passa (eppure irresistibili per il pubblico), ma dietro l’ironia della scrittrice americana si intravede una realtà più stratificata. Troviamo così racconti che lasciano emergere le conflittualità sociali ed etniche, come in Willa Cather o Eudora Welty, o i drammi della storia, come in Elizabeth von Arnim o Daphne du Maurier. Storie di profughi, di povertà, di solitudini urbane, di famiglie che esplodono e di altre che per la prima volta si riconoscono. Il Natale diventa il catalizzatore delle tensioni e dei cambiamenti della società, ma anche il momento in cui affiorano le inquietudini, le ipocrisie, i desideri, le frustrazioni e le speranze di chi, volente o nolente, si trova ogni anno a celebrare questa festa. Tra sorprese, doni misteriosi, liti furibonde, piccole speranze e grandi fallimenti si arriva ai racconti scritti nel nuovo millennio, i più disincantati e dissacranti. Testi sempre più ironici e controversi, che sembrano far allontanare il lieto fine Dove porterà, la nuova melodia? Sarà ancora un canto di Natale?».
4. Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo (per gli amanti dei classici senza tempo):
opera teatrale tragicomica scritta dal grande drammaturgo napoletano nel 1931. È una delle commedie più conosciute ed è considerata uno dei suoi lavori più brillanti. Nel 1936, Eduardo illustrò così la tormentata genesi di Natale in casa Cupiello: «Questo mio lavoro è stato la fortuna della compagnia, dopo Sik-Sik, s’intende. Ebbe la sua prima rappresentazione al Kursaal di Napoli; allora non era che un atto unico, ed è tanto strana la sua storia che vale la pena di raccontarla. L’anno seguente, al Sannazaro, teatro della stessa città, scrissi il primo atto, e diventò in due. Immaginate un autore che scrive prima il secondo atto e, a distanza di un anno, il primo. Due anni fa venne alla luce il terzo; parto trigemino con una gravidanza di quattro anni! Quest’ultimo non ebbi mai il coraggio di recitarlo a Napoli perché è pieno di amarezza dolorosa, ed è particolarmente commovente per me, che in realtà conobbi quella famiglia. Non si chiamava Cupiello, ma la conobbi».
Buon Natale… e buone letture a tutti!