Opera quotidiana è un volume di circa duecento pagine, edito dalla Rizzoli, che raccoglie ritagli di riviste e giornali, frammenti di inserti. È il collage letterario della cantautrice siciliana Levante, all’anagrafe Claudia Lagonia, che in un determinato frangente della sua vita ha deciso di riordinare i suoi pensieri adottando questa efficace forma espressiva.
In un’intervista l’autrice afferma: «Il libro nasce dalla lettura sui giornali, in un momento di particolare fragilità dovuto alla responsabilità di stringere una nuova vita tra le braccia, di notizie sempre più spaventose. Prima il conflitto russo-ucraino, poi quello israelo-palestinese, mi hanno dato la sensazione di quanto certi articoli mi stessero opprimendo, ma anche quanto mi rimandassero ad un altrove molto poetico […], a qualcosa di più leggero, di meno catastrofico. Così ho preso quotidianamente a ritagliarli e a (ri)comporli in pensieri e poesie».
La tecnica ricalca i celebri cut-ups di William Burroughs, ossia scontornare parole e frasi per poi mischiarle in un nuovo testo. Levante fa appunto questo: per ben due anni attinge dalla stampa e reinventa liricamente “pezzetti vividi di dettagli che svaniscono”, come amava definirli lo scrittore, saggista e pittore statunitense.
«Dove fuggi umano? / Ti alleni a correre / più veloce del tempo
e speri di barare / al traguardo».
Un diario artigianale, corredato di tredici dipinti realizzati dalla stessa artista, un dialogo tra immagini e lemmi, che ha trasformato la brutale attualità in uno stato di grazia, una via di fuga dalla realtà e senza nessun contatto con l’universo digitale.
Gli strumenti adoperati: carta, penne, quaderni, forbici, colla, tele, pennelli, colori e un’interiorità complessa da plasmare. Ogni giorno, per 730 giorni, con 4180 e più quotidiani sparsi nella propria stanza.
Un «lavoro infestante» per imparare a «leggere» la sofferenza, modellando trasversalmente i tempi e gli spazi in cui (ri)nascere.
Il risultato è:
– un invito alla meraviglia, che mediante il gesto libero dell’arte ci regala un rimedio per silenziare il rumore di fondo del quotidiano;
– una laboriosa prova di creatività, che permette non solo di fare veicolare informazioni, ma esplora taluni aspetti del visual e dell’immaginazione, basandosi su una comunicazione efficace capace di generare un forte impatto sul piano emotivo, mentale e spirituale;
– una possibilità di curare le proprie angosce attraverso le parole, che suggerisce un intimo percorso per abitare poeticamente il mondo.
Basta sfogliare le pagine di carta di un giornale. Ogni giorno, tutti i giorni.