Un problema diffuso e persistente
Cinque telefonate moleste al giorno. È questa la media che gli italiani subiscono, con chiamate spesso provenienti da numeri italiani, ma localizzate in realtà da call center stranieri. Una pratica tanto comune quanto irritante, caratterizzata da silenzi iniziali o messaggi preregistrati che costringono i consumatori a difendersi da intrusioni indesiderate. Ora, grazie al nuovo Codice di condotta sulle attività di teleselling e telemarketing, approvato dal Garante della Privacy, si spera di porre un argine a questo fenomeno.
Le nuove regole per i call center
Entrato in vigore il 28 settembre 2024, il Codice introduce misure stringenti per i call center e i loro committenti. Tra le principali novità:
- Numeri identificabili e prefissi specifici: Tutte le chiamate di telemarketing devono provenire da numerazioni riconoscibili e utilizzano prefissi dedicati, come 0843 e 0844, per identificare attività di vendita e profilazione.
- Fasce orarie limitate: Vietate le chiamate prima delle 9:00 e dopo le 20:00 nei giorni feriali, con orari ancora più restrittivi nei fine settimana e nei festivi.
- Obbligo di trasparenza: Durante le chiamate, gli operatori devono fornire informazioni dettagliate sul trattamento dei dati personali e sui diritti dei consumatori.
- Blacklist obbligatoria: I call center devono redigere report entro 15 giorni dalla chiusura di ogni campagna, includendo una lista nera dei numeri di consumatori che hanno richiesto di non essere più contattati.
Sanzioni severe e impegni contrattuali
I contratti tra società committenti e call center ora prevedono sanzioni penali e l’annullamento delle provvigioni in caso di mancato rispetto delle nuove regole. Questo dovrebbe scoraggiare pratiche scorrette e favorire un maggiore controllo sull’intera filiera del telemarketing.
Un passo avanti, ma sarà sufficiente?
Sebbene il Registro Pubblico delle Opposizioni esista dal 2010, con 30 milioni di iscritti, ha mostrato gravi limiti nell’efficacia. Molti call center operano infatti da Paesi esteri, dove le normative italiane non trovano applicazione. Con il nuovo Codice, il legislatore punta a responsabilizzare direttamente le aziende committenti, che saranno ritenute responsabili anche per le attività affidate a operatori esterni.
Un contesto internazionale
L’Italia non è sola nella battaglia contro le telefonate moleste. In Europa, il GDPR impone norme rigorose sul trattamento dei dati personali, mentre negli Stati Uniti il “Telemarketing Sales Rule” definisce precise limitazioni per proteggere i consumatori. Tuttavia, solo un’applicazione rigorosa delle regole potrà garantire risultati concreti.
Le nuove regole rappresentano un importante passo avanti nella tutela della privacy dei consumatori italiani. Ma la loro efficacia dipenderà dalla capacità di controllo e dall’impegno delle aziende. I primi bilanci arriveranno nei prossimi mesi, ma la speranza è che queste misure possano finalmente restituire serenità a chi è quotidianamente vittima di chiamate indesiderate.