“Giu’ era il nostro quartiere. Io pensavo che si chiamasse veramente così: “Giu'”. Ho cominciato a dire: “Vado giù” all’età di sei anni, troppo presto per capire che quel “Giù” era solo un avverbio”.
Si apre con le riflessioni di un ragazzino il diario che Angelo Orlando, attore, regista, sceneggiatore e drammaturgo, ha scritto per chi “vuole immergersi nuovamente nelle sensazioni dolci-amare ed esilaranti di quella fanciullezza che segna il nostro presente”.
Il volume dal titolo “Quasi quattordici” (l’età del protagonista) è stato presentato sul palco del teatro Santa Margherita di Pastena, nell’ambito dell’evento “Aspettando il Premio Murieles”, un’anteprima dell’iniziativa nata dal chirurgo ortopedico Vicente Barra per dare lustro, e ricordare, le murieles salernitane, donne speciali che tanto hanno donato alla società e alla famiglia, con la passione e il coraggio delle donne di un tempo.
A raccontare la trama accattivante del libro, deliziosamente affiancati dalla chitarra di Fabio Notari, è stato un duo irresistibile: Angelo Orlando e Lello Casella, amici per la pelle e per la vocazione all’arte della recitazione.
Il direttore artistico del teatro ha infatti presentato al pubblico, con letture e commenti, un lavoro che a tratti è apparso “recitato e interpretato” dalla formidabile coppia. Entrambi capaci di catturare l’attenzione del pubblico in modo semplice e spontaneo, con quella fraterna leggerezza che fa amare le cose vere, le memorie e i ricordi.
Dolci e amari che nel diario di un quasi quattordicenne vengono trascritti con tratto fine, sensibile. È lo stile dell’attore Angelo Orlando si riconosce sfogliando pagine che in fondo ci appartengono, fanno parte del nostro vissuto. Si rispecchiano nei giochi di un tempo, in quel calore dell’incontro quotidiano nel proprio quartiere, anima stessa della vita di ogni giorno.
Allora il messaggio forte dell’autore appare denso di amore per un tempo dell’abbraccio che non c’è più, della condivisione, del piacere di ritrovarsi per sorridere e gioire anche di una partita di calcetto o di una corsa stile Mennea. Con il profumo della carta, nel libro di Angelo senti il profumo delle cose genuine e pensi che, in fondo, è un privilegio anche solo poterle ricordare e custodirle in un dialogo che parla al cuore e con il cuore resta legato agli anni più belli. Vissuti “Giù”. Dove ci si incontrava tutti per volersi veramente bene.
Ricco Il parterre di ospiti per la bella serata, con artisti, giornalisti, musicisti e scrittori. Tra gli altri la presidente Gilda Ricci, fiore all’occhiello del Premio Murieles, che dal palco ne ha sottolineato progetti e valori, il giornalista Mariano Ragusa, Patrizia De Bartolomeis, presidente della associazione italiana insegnanti di lingua straniera, la scrittrice e poetessa Anna Senatore, la musicista Carla Marciano e tantissimi altri amici che hanno partecipato con interesse al simpatico incontro con Angelo Orlando e il suo libro che fa riflettere sulle gioie della vita. E con il Premio Murilies, che si appresta anche per il nuovo anno ad una edizione davvero speciale.