Dopo un lungo percorso legislativo, il nuovo Codice della Strada è stato approvato definitivamente dal Senato mercoledì 20 novembre 2024, introducendo modifiche significative per la mobilità e la sicurezza stradale. La riforma, che arriva dopo un dibattito articolato e numerosi emendamenti, porta con sé una serie di provvedimenti che riguardano automobilisti, motociclisti e altri utenti della strada.
Punti salienti del nuovo Codice della Strada
Punti Salienti |
Dettagli |
Lotta contro alcol e droga alla guida |
Alcolock obbligatorio per guida in stato di ebbrezza (>0.8 g/l); semplice presenza di droghe nell’organismo sufficiente per la condanna. |
Sanzioni più severe per violazioni comuni |
Multe elevate (250-1,000 €) e sospensione patente (15-30 giorni) per uso dispositivi elettronici; sanzioni aumentate per eccesso di velocità ripetuto in centro abitato. |
Maggior controllo sui neopatentati |
Neopatentati possono guidare auto fino a 75 kW/t per i primi 3 anni, anziché 1 anno. |
Regole per monopattini e biciclette |
Monopattini richiedono casco obbligatorio, assicurazione RC, e mini-targa; sorpassi di ciclisti devono mantenere almeno 1,5 m di distanza. |
Sospensione della patente legata ai punti |
Sospensione immediata patente per chi ha meno di 20 punti: 7 giorni per violazioni multiple, 15 giorni con meno di 10 punti. |
Automazione dei controlli |
Espansione dell’uso di dispositivi automatici per rilevare infrazioni multiple, riducendo la necessità di intervento umano. |
Le novità principali
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Contrasto ad alcol e droga alla guida
Una delle misure più innovative è l’introduzione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del veicolo in presenza di alcol nel respiro del conducente. Questo strumento sarà obbligatorio per chi viene condannato per guida in stato di ebbrezza con un tasso superiore a 0,8 g/l.
Sul fronte delle droghe, il nuovo Codice punisce la semplice presenza di sostanze nell’organismo, indipendentemente dall’effetto attivo al momento della guida. Questa scelta, pur rafforzando la deterrenza, potrebbe sollevare problemi di legittimità e applicabilità.
Sebbene queste misure mirino a ridurre drasticamente incidenti gravi, la questione della rilevazione e certificazione della “idoneità alla guida” resta complessa e richiede ulteriori chiarimenti operativi.
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Sanzioni più severe per infrazioni reiterate
L’utilizzo di cellulari, tablet o altri dispositivi elettronici durante la guida comporterà una multa da 250 a 1.000 euro e la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Inoltre, per l’eccesso di velocità in centro abitato (tra 11 e 40 km/h sopra il limite) ripetuto almeno due volte in un anno, è prevista la sospensione della patente fino a 30 giorni, oltre a sanzioni economiche più pesanti.
La gravità delle sanzioni rappresenta un passo deciso verso una maggiore responsabilizzazione degli utenti, ma l’effettiva deterrenza dipenderà dall’applicazione rigorosa e dalla sensibilizzazione preventiva.
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Regolamentazione per monopattini e biciclette
Una piccola rivoluzione riguarda i monopattini, che dovranno essere dotati di casco obbligatorio per tutti i conducenti, mini-targa e assicurazione RC. La circolazione sarà limitata alle strade urbane con limiti di velocità inferiori a 50 km/h.
Per i ciclisti, sarà obbligatorio mantenere una distanza minima laterale di 1,5 metri durante il sorpasso.
Queste misure rispondono alla crescente necessità di integrare la micromobilità nella sicurezza stradale. Tuttavia, l’obbligo di assicurazione e targa per i monopattini potrebbe risultare oneroso per gli utenti occasionali.
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Neopatentati e ampliamento delle opzioni di guida
I neopatentati potranno guidare auto più potenti rispetto al passato, con un rapporto potenza/peso elevato a 75 kW/t. Questo limite sarà valido per i primi tre anni di patente, un inasprimento rispetto al precedente periodo di un anno.
La misura favorisce una maggiore flessibilità per i neopatentati, ma resta fondamentale un’educazione stradale più approfondita per questa categoria di utenti.
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Rafforzamento dei controlli automatizzati
Il Codice amplia l’uso di dispositivi automatici per rilevare più infrazioni contemporaneamente. Questo sistema mira a semplificare i controlli e migliorare la rapidità delle sanzioni.
L’efficacia di questa innovazione dipenderà dalla qualità tecnologica dei dispositivi e dalla formazione degli operatori.
Le sfide per l’attuazione
Il Governo ha un anno per adottare i decreti legislativi che daranno attuazione concreta alle nuove norme. Tuttavia, la frammentazione normativa e la complessità delle procedure amministrative rappresentano ostacoli significativi. Si stima che le nuove disposizioni metteranno a dura prova il sistema infrastrutturale, già afflitto da carenze di personale.
Uno sguardo al futuro
La riforma promette di innalzare gli standard di sicurezza stradale e di responsabilità civile, ma lascia aperte alcune questioni. Tra queste, l’effettiva armonizzazione con le normative europee e l’esigenza di semplificazione delle regole per facilitarne la comprensione da parte degli utenti.
Il nuovo Codice della Strada rappresenta una svolta importante per il Paese. Tuttavia, il successo della riforma dipenderà dalla capacità delle istituzioni di implementare le misure con chiarezza ed efficacia, senza lasciare spazio a dubbi o inefficienze che potrebbero vanificare gli sforzi legislativi.