L’artista salernitana GildaPan, membro del collettivo The perceptive group, ha presenziato alla sinossi della sua opera “L’étranger” presso il Padiglione Nazionale Grenada alla 60.ma Biennale d’Arte di Venezia.
Venezia – È sotto il segno del tema “Stranieri ovunque” che la 60ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, diretta da Adriano Pedrosa, ha accolto la partecipazione di Gilda Pantuliano, artista e attivista salernitana. L’opera L’étranger, presentata presso il Padiglione Nazionale Grenada e ospitata nelle sale del prestigioso Palazzo Albrizzi-Capello, è un’installazione a parete che intreccia simbolismo e attualità, offrendo una riflessione profonda sulla condizione dell’alterità.
L’opera e il messaggio
L’étranger – il cui titolo richiama l’iconico romanzo di Albert Camus – è un’opera che si distingue per la sua complessità e profondità interpretativa. Realizzata con materiali misti, l’installazione propone una serie di elementi tessili e cartacei intrecciati con frammenti di testi e immagini che evocano memorie collettive e individuali. La trama visiva dell’opera è percorsa da un fil rouge: l’esperienza dello straniero, inteso non solo come figura migrante, ma come simbolo universale di marginalità e introspezione.
Il critico d’arte Siro Perin, che ha introdotto l’opera al pubblico durante la sinossi ufficiale, ha sottolineato come Pantuliano riesca a trasformare l’idea di estraneità in un ponte emotivo e culturale. L’opera, secondo Perin, “racconta in maniera interposta la storia, la dimensione sociale, la vita di una popolazione che si conosce poco, una popolazione molto antica, quella dei Tuareg. Un’opera composita che evidenzia diversi aspetti che hanno a che fare con il fare di questo popolo, hanno a che fare con il dove di questo popolo, la sabbia, ma hanno a che fare con la passione dell’artista, quindi con la sua biografia.”
Il collettivo The Perceptive Group
Pantuliano non è nuova a simili riflessioni: il suo lavoro con il collettivo internazionale The Perceptive Group si concentra su temi quali l’identità, l’inclusione e la memoria storica. Formato da artisti provenienti da diversi Paesi, selezionati dal comitato scientifico in base alle comunanze concettuali riscontrate tra di essi e tra di essi e il tema affrontato dal padiglione in questa edizione, il collettivo si impegna a utilizzare l’arte come strumento di sensibilizzazione e dialogo interculturale. Anche L’étranger si inserisce in questa visione, aprendo una finestra su un mondo in cui i confini tra “noi” e “gli altri” si dissolvono.
La Biennale e il Padiglione Grenada
Il Padiglione Grenada, che dal 2015 partecipa alla Biennale, si è confermato un luogo di esplorazione culturale di grande rilevanza. Per l’edizione 2024, la curatela di Daniele Radini Tedeschi ha voluto dare spazio a voci capaci di coniugare arte e importanti messaggi sociali. La scelta di Pantuliano si inserisce perfettamente in questa linea curatoriale, portando un contributo significativo non solo per il valore estetico dell’opera, ma anche per il suo impatto sociopolitico.
Un successo per l’arte salernitana
La presenza di Gilda Pantuliano alla Biennale di Venezia rappresenta un traguardo importante per l’arte salernitana e, più in generale, per il panorama artistico campano. Con L’étranger, l’artista non solo celebra il valore dell’alterità, ma invita il pubblico a riflettere su una tematica di stringente attualità in un’epoca di crescenti tensioni globali.
Il successo riscosso dall’opera e l’interesse suscitato nel pubblico testimoniano come la Biennale continui a essere una vetrina imprescindibile per le espressioni artistiche più innovative e coinvolgenti del nostro tempo. Gilda Pantuliano, con la sua sensibilità e il suo impegno, ha saputo conquistare un posto di rilievo in questo prestigioso palcoscenico internazionale.