Un film del 2023 diretto, prodotto e scritto da Pawo Choyning Dorji. È stato scelto come film rappresentante il Buthan nella categoria miglior film internazionale ai Premi Oscar 2024.
Il re ha abdicato affinché il paese si apri alla democrazia. I cittadini devono affrontare le prime elezioni democratiche ma sembrano non essere convinti quindi il governo manda alcuni rappresentanti per insegnare loro come votare.
La trama è molto semplice ma ciò che colpisce è l’autenticità del posto e i suoi personaggi.
Il cast principale è stato scelto tra gli stessi pastori di yak locali.
Una delle principali caratteristiche del popolo del Buthan è quella di cercare di migliorare gli standard di vita, includendo il benessere spirituale oltre a quello materiale, preservare la cultura e l’ambiente. Cercare di aumentare la felicità del singolo individuo è alla base della loro politica.
La Felicità interna lorda (FIL) è un indice di misurazione che viene usato dal governo del Buthan per calcolare il benessere della popolazione bhutanese al posto del più comune Prodotto interno lordo (PIL).
Questo è una cosa che ci deve far riflettere in quanto l’Occidente è basato sul consumismo e sul possesso sempre più sfrenato di beni, in un continuum avere, consumare, possedere, confondendo la felicità con la ricchezza e i beni materiali.
Non si può essere felici se non si coltiva anche lo spirito cosa che invece nei paesi orientali diventa pratica rituale e sentita.
Il regno del Buthan, situato sulla catena montuosa dell’Himalaya orientale, è famoso per i suoi antichi monasteri buddisti, le fortezze chiamate dzong e gli spettacolari panorami naturali delle montagne e delle loro valli.
Spero che il Buthan rimanga così e continui a seppellire ogni simbolo di odio e di violenza.