Costruito da Arsenale Spa con sede a Roma, societĂ che sviluppa e gestisce diversi asset nel settore dell’ospitalitĂ di lusso e del lifestyle, il treno “La Dolce Vita Orient Express“, la cui livrea è stata mostrata ai ministri degli stati del G7 presso la stazione ferroviaria di Firenze Rifredi, vedrĂ l’inaugurazione vera e propria nel gennaio 2025.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di Paolo Barletta, amministratore delegato di Arsenale Spa, e del ministro del turismo Daniela Santanchè. Nelle note affidate alla stampa ecco cosa si legge di questo treno: sintesi perfetta di lusso, eccellenza artigianale e industriale e servizi di alta qualitĂ ; infatti il “Dolce Vita Orient Express” consentirĂ di attraversare lâintera penisola, sostando sia presso localitĂ piĂš famose che presso quelle meno conosciute, come i borghi. Inoltre, a bordo del treno, per chi potrĂ permetterselo, si legge sempre nella nota che “gli ospiti potranno gustare le principali specialitĂ enogastronomiche regionali preparate dallo chef stellato Heinz Beck”.
Naturalmente è affiorata una gran voglia di internazionalizzazione in questo congresso del turismo globale e, non di meno, anche il nome del treno, a tratti evocativo di un’Italia felliniana di altri tempi e che non esiste piĂš, è stato associato a richiami esotici, proprio quelli voluti dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits, proprietaria del famoso ed originale Orient Express, ancora in funzione grazie alla Belmond Management Limited e che collegava Parigi Gare de l’Est a Costantinopoli a partire dal 1883.
La Santanchè, in una mirabolante frase a proposito del treno, afferma quanto segue: Il turismo di lusso incontra il turismo lento e sostenibile.
Comuni mortali a parte, l’Italia effettivamente è stata nel 2023 la principale destinazione in riferinento al turismo di lusso, che proprio sostenibile non è, creando comunque un impatto positivo sul Pil del 3%, anche grazie ai buoni effetti su tutti gli altri settori dell’hospitality industry.
Forte dei dati, il ministro Santanchè ha proseguito dicendo che “i turisti di fascia alta spendono circa 25 miliardi di euro, generando il 25% della spesa turistica totale, diretta e indiretta. Con questo meraviglioso treno rafforziamo ulteriormente la percezione dellâItalia in quanto meta turistica esclusiva, sempre in unâottica di armonica integrazione con una offerta adatta a tutti”.
A non voler essere polemici, verrebbe legittimo chiedersi se esclusivo e sostenibile, allo stato del turismo attuale, siano termini compatibili.
Ma cosa è successo al G7?
Come giĂ detto, Firenze è stata il palcoscenico del G7 del turismo dal 13 al 15 di novembre, inaugurando dunque i lavori del primo summit mondiale mai realizzato prima a questo settore, dopo essere stato annunciato dal Forum Internazionale del Turismo, avvenuto qualche settimana prima alla Fortezza da Basso e dopo averne annunciato i lavori con l’evento introduttivo a Palazzo Spini Feroni dal titolo âInnovation, inspiration and sustainability. Visions for the future of tourismâ.
Con il centro storico fiorentino conpletamente blindato, il vertice dedicato al turismo è stato ospitato nei tre giorni a Palazzo Vecchio, con Santanchè a presiedere le sessioni di lavoro, che hanno visto la partecipazione dei ministri e dei capi delegazione di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti dâAmerica e dell’Unione Europea, con inoltre alcune Nazioni e organizzazioni tra cui Arabia Saudita, Brasile, India, Egitto, OCSE e UN Tourism.
Per contraltare, non sono mancati elementi di civica protesta organizzati in cittĂ , come ad esempio le iniziative dispiegate della rete âIl G7 passa, Firenze restaâ di giovedĂŹ 14 novembre scorso, con un presidio in piazza Adua, e la presentazione del libro âTurismo insostenibileâ di Alex Giuzio, organizzata da Circolo e Comitato di San Niccolò, nella stessa giornata; lâassemblea nazionale dei lavoratori della manutenzione di RFI, in occasione della giornata di sciopero del 13 novembre è stato indetto invece un presidio in occasione del G7 del turismo, con tanto di corteo e partecipanti muniti di caschi gialli e gilet, in marcia ordinata verso Palazzo Spini Feroni con il tema “nel rispetto della zona rossa”, voluto dall’assemblea organizzatrice.
Questi i tratti salienti del vertice…
Dopo lâintroduzione del direttore del âSole 24 Oreâ Fabio Tamburini, del presidente di Salvatore Ferragamo Leonardo Ferragamo e del presidente dellâAgenzia ICE Matteo Zoppas, è stato il ministro Santanchè a dare il benvenuto agli ospiti: nel panel introduttivo âTourism of tomorrow: visions and perspectivesâ, il ministro ha affrontato il tema della sinergia tra ispirazione imprenditoriale e innovazione tecnologica; a seguire, Il cantante ed imprenditore Andrea Bocelli, lâamministratore delegato di Cipriani Industria Arrigo Cipriani, il presidente e amministratore delegato di Starhotels Elisabetta Fabri, il presidente di Salvatore Ferragamo Leonardo Ferragamo, la stilista e vicepresidente di Aeffe Alberta Ferretti, il presidente di Rocco Forte Hotels Rocco Forte, lâamministratore delegato del Gruppo Ferretti Alberto Galassi e il founder and senior managing director Certares e chair WTTC Greg OâHara, nellâambito del panel âInspiration âCreativitĂ e sinergie con il Made in Italyâ, hanno condiviso le loro personali esperienze e raccontato in che modo hanno portato il loro know-how e le skills nel mondo del turismo.
Durante il panel dal titolo âInnovation â Lâaccelerazione epocale dellâIAâ, il direttore scientifico dellâIstituto Italiano di Tecnologia Giorgio Metta ha esposto in che modo lâimpatto dellâintelligenza artificiale ha iniziato a cambiare e cambierĂ le abitudini dei viaggiatori e lâindustria del turismo.
Il presidente di Sina Hotels Bernabò Bocca, lâimprenditore Flavio Briatore, il presidente e amministratore delegato di Alpitour World Gabriele Burgio, lâexecutive vice president services Europe di Mastercard Michele Centemero, il president and CEO di WTTC Julia Simpson, il presidente di Ferrovie dello Stato Tommaso Tanzilli, lâamministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone, il presidente di ITA Airways Antonino Turicchi, lâamministratore delegato di MSC Cruises Gianni Onorato e lâamministratore delegato di Costa Crociere Mario Zanetti, allâinterno del panel âSustainability â La sostenibilitĂ oltre la sostenibilitĂ â, hanno discusso in luogo dei loro investimenti in infrastrutture e strumenti finanziari al fine di rendere il turismo del futuro realmente sostenibile; al termine dei dibattiti, i partecipanti hanno fatto anche visita al Museo Ferragamo.
Tutte le sessioni di lavoro in pratica hanno fatto riferimento al turismo ed alle opportunitĂ di sviluppo socioeconomico, al capitale umano, al futuro del lavoro ed alla sua evoluzione, oltre che aver trattato tematiche come l’inclusione e le nuove competenze, tra digitalizzazione e intelligenza artificiale.
L’ecosistema turismo ha sicuramente bisogno di ingenti implementazioni per poter essere davvero sostenibile e, soprattutto a misura d’uomo. In Italia soprattutto, al di lĂ di una migliore conprensione di come si possano sfruttare virtuosamente le nuove tecnologie e metterle a disposizione di una nuova forza lavoro, al fine di garantire occupazione, bisogna assolutamente migliorare le infrastrutture, le installazioni portuali ed aeroportuali, le stazioni ferroviarie e la rete stradale, tuttavia fatiscenti e gravemente mancanti, in molti casi, di manutenzione, decoro e senso estetico. BisognerĂ assolutamente correggere il gap generato da dizioni come “centri minori”, che nell’immaginario collettivo afferiscono piĂš a cittadine sfigate che a borghi di grande interesse storico, artistico e paesaggistico, a causa di una politica stolida e di una totale assenza di visione e lungimiranza. Occorre certamente poter immaginare alla buona pratica del turismo intermodale, termine che ho coniato qualche anno fa, facendo riferimento non soltanto ad una movimentazione turistisca da dispiegarsi con diversi mezzi e connessioni di trasporto, bensĂŹ alla capacitĂ di modulare e congiungere flussi turistici culturali ed esperienziali, religiosi ed enogastronomici, possibilmente inanellando paesaggi e territori ed animando, perchĂŠ possano sopravvivere, le comunitĂ rurali.