La psicologa dell’arte Maria Pina Cirillo porta le sue competenze in Romania con interessanti lezioni su Sanguineti. Un viaggio entusiasmante, che l’esperta annovera tra le molteplici esperienze legate alla sua professione.
Il 25 e il 26 ottobre 2024 l’Università di Craiova (Romania) ha organizzato il Convegno internazionale: “Romania Orientalis – Romania Occidentalis: interferences culturelles et espaces identitaires” con la partecipazione di studiosi e professori delle Università di tutti i paesi di lingua romanza e delle Università di Austria e Corea. Organizzato dalla facoltà di Romanistica e con l’ impegno dei prof. Elena Pirvu, Cecilia Popescu, Lavinia Similaru.
Nell’ambito del Convegno, ricco di interessantissime relazioni, è stata molto apprezzato l’intervento di Maria Pina Cirillo che ha proposto un’approfondita analisi critica dal titolo: “TAT: la sperimentazione sanguinetiana tra esperienza psicoanalitica, destrutturazione del linguaggio e rivoluzione sociale.“
La relatrice ha, dunque analizzato, nell’arco della produzione di Edoardo Sanguineti, questa fase creativa che registra un apparente ritorno di destrutturazione del linguaggio ritmato dalla ripetizione ossessiva dei segni di interpunzione che, quasi completamente assenti in “Laborintus” avevano poi acquistato in “Purgatorio de l’Inferno” un valore disgiuntivo e colloquiale conferendo al procedimento un ritmo meno frenetico. In realtà, paradossalmente, Sanguineti trasforma la ricchezza linguistica in un impoverimento che svela la vuotezza di significati e il dissociamento segno – significante. È una rivoluzione che, partendo dalla lingua, coinvolge l’ intero mondo con le sue regole non soltanto culturali ma anche sociali ed economiche perché, come ricorda il poeta, la realtà si nasconde tra le parole ed è lì che va ricercata.
Con linguaggio colto ma semplice la Cirillo ha trasmesso importanti e complesse nozioni su un personaggio di spicco nel panorama storico culturale, lasciando in quanti l’hanno ascoltata un prezioso bagaglio di conoscenze. “È stata una esperienza arricchente ed entusiasmante – ha affermato – tra le più belle lezioni svolte finora a contatto con una platea attenta e interessata al sapere. E la Romania è stupenda, da visitare”.