Nuovi sviluppi nelle indagini sulla morte di Silvia Nowak, la 53enne tedesca residente a Ogliastro Marina ritrovata morta venerdì scorso nel piccolo centro appartenente al Comune di Castellabate. Non ancora completamente fuori dal mirino degli investigatori il marito della donna, anche lui di nazionalità tedesca.
Sebbene vi siano immagini di una telecamera di sorveglianza che lo scagionerebbero perché lo riprendono mentre riposava nel giardino di casa, l’uomo è apparso molto nervoso durante le ricerche della moglie dopo la sua scomparsa, avvenuta tre giorni prima che il suo corpo fosse ritrovato nudo e semicarbonizzato. A destare il sospetto di alcuni presenti alle ricerche anche il fatto che l’uomo invitasse le squadre di ricerca ad effettuare sopralluoghi in località distanti circa un chilometro e mezzo dal luogo nel quale è stato poi ritrovato il cadavere.
Ma è trapelato altresì che le indagini investigative non stiano nemmeno trascurando la possibilità che l’assassino si nasconda anche tra coloro che hanno partecipato alle ricerche. Non si sa, allo stato, cosa abbia spinto gli inquirenti a prendere in considerazione anche questa ipotesi. E’ chiaro che il sospetto degli inquirenti non ricade su componenti della squadra di ricerca appartenenti a forze di polizia bensì sui volontari che, come sempre in occasioni di ricerche di persone scomparse, si aggregano ai ricercatori ufficiali.
Si affaccia concretamente anche l’ipotesi di un DNA a tappeto su tutti i residenti nella piccola località , agevolato dall’esiguo numero degli stessi, centocinquanta, i quali dal giorno del ritrovamento del corpo della povera Silvia non vivono più tranquilli, nel timore che un pericoloso assassino si nasconda tra di loro oppure, se forestiero, possa tornare ad uccidere.
Il corpo di Silvia Nowak è stato ritrovato a soli 50 metri dalla propria abitazione, nel bosco. La donna è stata accoltellata prima di essere bruciata. Sarà l’autopsia a stabilire se la morte è intervenuta a causa delle coltellate inflitte o a causa del fuoco. Sembrerebbe che il fuoco sia stato appiccato nello stesso punto in cui è stato ritrovato il corpo, e dunque non trasportato lì in un secondo momento. E’ dunque probabile che la donna sia deceduta a causa delle precedenti coltellate inferte altrove, perché è inimmaginabile che le urla provocate da una lenta morte cagionata dal fuoco non siano state sentite dagli abitanti delle abitazioni limitrofe. Ma allo stesso tempo ci si domanda come mai l’assassino abbia deciso di recarsi a bruciare il corpo in un luogo così vicino all’abitazione. E allo stesso tempo ci si chiede come i vicini non abbiano potuto sentire gli odori che avrebbe provocato l’incendio. I misteri dunque si infittiscono.
La coppia tedesca aveva conosciuto la località cilentana anni addietro, quando si erano recati per turismo nella piccola frazione costiera, vicina un paio di chilometri al centro abitato di San Marco di Castellabate. Si erano innamorati del luogo durante quella romantica vacanza giovanile, nel corso della quale avevano deciso di lasciare la fredda Germania per trasferirsi a Ogliastro Marina al fine di godere del clima, dello splendido mare e della natura rigogliosa che offre questa amena località costiera della provincia di Salerno. Ma una mano crudele ha posto fine all’esistenza della povera Silvia. Però la soluzione del giallo, nonostante le piste battute siano più di una, non appare poi così lontana.