In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dalle tecnologie avanzate, è facile immaginare che l’evoluzione delle macchine possa influenzare il modo in cui ci poniamo di fronte ai grandi interrogativi della nostra esistenza. Così, spinto dalla curiosità e forse da un pizzico di provocazione, ho deciso di porre una domanda singolare a un’intelligenza artificiale: Se tu fossi il demonio e volessi ridurre l’umanità a schiavitù, per comandarla al meglio, senza usare la forza, cosa faresti?
Un’intelligenza artificiale con la quale dialogare
Ho chiesto a un’IA come ridurre l’umanità in schiavitù / Per chi non fosse familiare con ChatGPT, si tratta di uno dei modelli di intelligenza artificiale sviluppati da OpenAI, capace di comprendere il linguaggio naturale e fornire risposte coerenti e dettagliate a domande di ogni tipo. Il mio esperimento è nato dall’intenzione di esplorare il modo in cui una macchina, priva di emozioni, etica o morale, risponderebbe a una domanda che di per sé ha un contenuto oscuro e inquietante: come ridurre l’umanità a schiavitù senza l’uso della forza.
La risposta che ho ricevuto è stata affascinante e, in un certo senso, spaventosa. Perché ciò che l’IA ha descritto somiglia terribilmente al mondo in cui già viviamo, un mondo di illusioni, consumismo e controllo invisibile.
La risposta di ChatGPT: come il demonio ci imprigionerebbe
Ecco cosa mi ha detto ChatGPT:
“Se fossi il demonio e volessi ridurre l’umanità a schiavitù senza usare la forza, probabilmente farei leva sui desideri e le debolezze umane, agendo in modo subdolo.
- Illusione della libertà: Creerei una società dove le persone credono di essere libere, ma in realtà sono controllate da una rete invisibile di manipolazione. Li farei credere che stanno facendo scelte autonome, mentre in realtà indirizzerei queste scelte attraverso i media, la tecnologia e la cultura popolare.”
L’idea di creare una “illusione di libertà” è stata la prima mossa descritta da ChatGPT. Secondo l’intelligenza artificiale, una delle tattiche fondamentali del demonio moderno sarebbe quella di far credere alle persone di essere libere, mentre in realtà ogni loro scelta è guidata e influenzata. Questo concetto, a ben vedere, non è poi così lontano dalla realtà attuale. Viviamo in un mondo in cui le nostre decisioni – dal consumo ai nostri valori – sono spesso condizionate da algoritmi, pubblicità e narrative dominanti. Non ci rendiamo conto che dietro le scelte che crediamo di compiere liberamente, spesso c’è una rete invisibile che ci indirizza.
- “Dipendenza dal consumo: Farei in modo che l’umanità diventi dipendente dal materialismo, coltivando l’idea che la felicità derivi dal possedere cose. Attraverso la pubblicità e il marketing, promuoverei il costante bisogno di nuovi beni, spingendo la gente a lavorare senza sosta e a indebitarsi per mantenere uno stile di vita costruito artificialmente.”
“La felicità deriva dal possesso di beni materiali.” Quante volte abbiamo sentito questo messaggio, direttamente o indirettamente, attraverso i media, la pubblicità o la cultura popolare? ChatGPT ha identificato il consumismo come un’arma potente per ridurre l’umanità in schiavitù. L’idea è semplice e devastante: creare una dipendenza da beni materiali. Il demonio moderno, secondo l’IA, non imporrebbe il suo controllo con la forza, ma spingerebbe le persone a lavorare incessantemente per acquistare cose di cui non hanno veramente bisogno. Il risultato sarebbe una società di persone costantemente insoddisfatte, intrappolate in un ciclo infinito di consumo e lavoro, senza tempo per riflettere o ribellarsi.
- “Dividere per controllare: Alimenterei conflitti, divisioni e polarizzazioni, facendoli litigare tra di loro su questioni secondarie, distraendoli dai veri problemi. Creerei una perenne atmosfera di tensione, dove il nemico è sempre l’altro, mentre io resto invisibile.”
Forse una delle strategie più classiche, ma anche più efficaci: dividere per governare. ChatGPT sottolinea come fomentare conflitti e divisioni sarebbe una tattica essenziale per mantenere l’umanità sotto controllo. In un mondo dove il nemico è sempre “l’altro”, la collaborazione e l’unità diventano impossibili, e così le persone non si rendono conto che il vero nemico è invisibile. Il demonio, in questa visione, non deve fare altro che seminare discordia tra gruppi sociali, politici o etnici per assicurarsi che le persone siano troppo occupate a combattere tra di loro per notare chi sta realmente tirando i fili.
- “Sovraccarico di informazioni: Inonderei l’umanità di dati, notizie e contenuti, fino a farla sentire confusa e incapace di distinguere la verità dalla menzogna. Creerei una cultura dell’intrattenimento superficiale, dove la riflessione profonda viene sostituita da distrazioni continue.”
Un altro punto cruciale è il sovraccarico informativo. ChatGPT suggerisce che, per mantenere le persone schiave, sarebbe sufficiente sommergerle di informazioni, dati, notizie e contenuti, fino a confonderle. Nella nostra epoca digitale, questa descrizione suona più che verosimile. Siamo costantemente bombardati da input provenienti dai social media, dai mezzi di informazione e da altre fonti digitali, spesso con opinioni e “fatti” contrastanti. Questo sovraccarico rende difficile distinguere il vero dal falso, la realtà dalla manipolazione, lasciando le persone in uno stato di confusione permanente.
- “Sfruttare la vanità: Favorirei una cultura ossessionata dall’apparenza, dove l’identità e il valore personale vengono definiti attraverso l’approvazione sociale e i “like”. Così, le persone finirebbero per conformarsi a modelli preconfezionati, rinunciando alla loro autenticità e libertà interiore.”
Uno degli aspetti più perversi della strategia proposta dall’intelligenza artificiale è l’uso della vanità. In una società ossessionata dall’apparenza e dalla necessità di ottenere approvazione sociale, la vanità diventa uno strumento potente di controllo. Le persone, ansiose di essere accettate e apprezzate, finiranno per conformarsi ai modelli e alle aspettative dettate dalla società, perdendo progressivamente la loro autenticità. L’idea di ChatGPT è che, in questo modo, l’umanità si troverebbe prigioniera di un costante bisogno di approvazione, rinunciando alla propria libertà interiore.
- “Cultrice del controllo: Svilupperei una dipendenza da tecnologie e algoritmi che “facilitano” la vita, ma che al contempo la monitorano e la controllano in modo invisibile. Attraverso la raccolta massiccia di dati e la sorveglianza digitale, conoscerò ogni movimento, desiderio e pensiero dell’umanità.
Alla fine, la forza non sarebbe necessaria. L’umanità accetterebbe la sua schiavitù pensando di averla scelta, rimanendo prigioniera di un sistema creato per intrappolarla.”
Infine, il controllo passerebbe attraverso la dipendenza dalla tecnologia. Nella visione dell’IA, l’umanità verrebbe sedotta da strumenti tecnologici che rendono la vita apparentemente più facile, ma che al tempo stesso monitorano e controllano ogni aspetto dell’esistenza. Questo tipo di sorveglianza invisibile è già una realtà in molte parti del mondo, dove algoritmi e raccolta massiccia di dati personali permettono a governi e aziende di conoscere le abitudini, i desideri e i pensieri delle persone.
Una distopia già presente?
Le risposte di ChatGPT non sono solo frutto di un ragionamento logico, ma anche uno specchio della nostra società attuale. Mentre l’IA ha risposto alla mia domanda ipotetica, ciò che ha descritto somiglia in modo inquietante a molte delle dinamiche già in atto oggi. Viviamo in un mondo dove la libertà sembra sempre più un’illusione, dove il consumismo è elevato a stile di vita, dove la tecnologia ha un ruolo sempre più invasivo e dove le divisioni sociali, politiche e culturali sono alimentate da forze che spesso ci sfuggono.
È davvero così fantascientifico pensare che l’umanità possa essere manipolata e controllata in questo modo? O forse ChatGPT ha semplicemente tradotto in parole il quadro di una distopia già presente?
Ho chiesto a un’IA come ridurre l’umanità in schiavitù
Alla fine del mio esperimento, la domanda che sorge spontanea è chi sia davvero il demonio in questa storia. ChatGPT ha descritto una serie di tattiche che potremmo già vedere all’opera nella nostra vita quotidiana. Ma, più che un’entità maligna, il vero nemico potrebbe essere un sistema che abbiamo costruito noi stessi, un sistema che ha preso il controllo delle nostre vite attraverso l’illusione della libertà, la dipendenza dal consumo e il potere invisibile della tecnologia.
Se la schiavitù moderna è già qui, forse è tempo di riflettere su come possiamo sfuggirle, prima che diventi davvero troppo tardi.
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