L’autore Giuseppe Tecce ha ricevuto lo scorso 28 settembre il prestigioso Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura 2024 per il suo romanzo Tramonti occidentali, edito da Graus Edizioni. La cerimonia svoltasi presso il Chiostro di San Nicolò di Spoleto, ha visto una partecipazione straordinaria, con la sala gremita di pubblico e personalità del mondo accademico, della cultura e dell’arte. Questo riconoscimento si aggiunge al recente successo ottenuto da Tecce a Ischia, in occasione della rassegna culturale “Approdi d’Autore”.
«A Spoleto ci arrivi sempre per la cultura. – Sono le prime parole dell’autore dopo aver ricevuto il premio – Qui tutto respira di arte e cultura. La città intera lo fa, con le sue mille gallerie d’arte, i caffè letterari, nascosti nei vicoli, e ancora con i negozi di tappeti, di ceramiche, e con le mille e mille attività culturali che vi si svolgono: rassegne musicali, cinematografiche, letterarie, artistiche. Oggi è stata la mia prima volta a Spoleto, e ci sono entrato a testa alta e dalla porta principale. Il conferimento del Premio Internazionale Spoleto Art Festival è stato, insieme al premio Approdi d’Autore di Ischia, la ciliegina sulla torta di un anno magnifico. E non è finita ancora qui! Ci sono ancora altre sorprese in arrivo. Intanto, il premio di oggi lo voglio condividere con Pietro Graus e con Maurizio Del Greco, con i quali faccio squadra… e squadra che vince, non si cambia!»
È stata particolarmente significativa la presenza in sala di Pietro Graus, l’unico editore presente all’evento, a conferma della forte sinergia tra l’autore e la casa editrice. La collaborazione con la Graus Edizioni si è rivelata fondamentale per il successo di Tramonti occidentali, un’opera che si è affermata nel panorama letterario nazionale grazie a un lavoro di squadra solido e condiviso.
Tramonti occidentali è un romanzo che affronta tematiche di grande attualità, come la migrazione, il sacrificio umano e il desiderio di paternità intrecciando le vicende dei migranti in cerca di una vita migliore con quelle di una piccola comunità di Lampedusa. Al centro della narrazione, il legame tra Peppe Moccia, luogotenente dell’isola, e Fatima, una bambina sopravvissuta a un naufragio, diventa simbolo di speranza e umanità. Non meno rilevante è la notizia che il libro diventerà presto un film, con la regia curata da Maurizio Del Greco, ideatore della storia. Questo progetto cinematografico rappresenta un ulteriore traguardo nella carriera di Tecce e nell’impatto che Tramonti occidentali sta avendo sul pubblico.
Gli impegni dell’autore non si fermano qui. Nei prossimi giorni, Giuseppe Tecce si recherà a Lampedusa con il suo romanzo nell’ambito del progetto “Protect People Not Borders”, un’iniziativa che include dibattiti, workshop e testimonianze per mantenere viva la memoria delle oltre 30mila persone che hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo dal 2013 ad oggi. Durante questi incontri verranno affrontate le storie dei confini e il cambiamento delle dinamiche migratorie in Europa, offrendo un importante spazio di riflessione sul tema.
Giuseppe Tecce continua così a portare avanti con passione il suo messaggio di umanità, speranza e impegno sociale, rendendo Tramonti occidentali un’opera letteraria di rilievo, ma anche un simbolo di consapevolezza e responsabilità verso una delle più grandi sfide del nostro tempo.