La Salernitana incappa nella seconda sconfitta consecutiva (prima tra le mura amiche) con il Pisa (2-3) dell’ex Inzaghi. Rispetto alla gara di Mantova il mister inserisce in difesa Stojanovic e Ferrari, Hrustic a centrocampo e Wlodarczyk al centro dell’attacco con Tongya a sinistra.
I granata partono malissimo e già al 2’ i nerazzurri sono in vantaggio con N. Bonfanti che è bravissimo ad inserirsi nel mezzo della difesa granata, dopo una palla persa malamente a centrocampo da Amatucci, ed a trafiggere l’incolpevole Sepe.
La reazione dei granata è veemente ed al 13’ Verde in semirovesciata impegna Semper che, però, non può nulla due minuti dopo quando Tongya, ben servito di tacco da Wlodarczyk, lo batte imparabilmente con un bel tiro a giro. Al 35’ ancora i granata pericolosi con Tongya che entra in area e di sinistro impegna severamente Semper che devia la palla sul palo.
Nel primo ed unico minuto di recupero la svolta del match. L’incero Bonacina viene richiamato al VAR per rivedere un fallo di Verde su Beruatto. Il rigore c’è ed ancora N. Bonfanti batte Sepe con un sinistro molto ben angolato. Ad inizio ripresa Torregrossa e Braaf sostituiscono Wlodarczyk e Hrustic ed al 54’ Maggiore entra per Tello.
Al 56’ Torregrossa colpisce di testa ed il pallone colpisce l’incrocio dei pali con Semper che era sulla traiettoria molto debole tra l’altro. Al 62’ il Pisa fa tris con Tramoni che parte da centrocampo vanamente inseguito da Bronn ed arrivato al limite dell’area senza che il difensore tunisino lo contrasti o lo porti eventualmente sull’esterno inventa un bellissimo tiro a giro che si insacca alle spalle di Sepe.
Entrano anche Simy per Verde e Dalmonte per Tongya (si gioca con due punte centrali) ma la Salernitana è spenta ed all’87’ ci prova Stojanovic dai 25 metri ma Semper è attento ed al 95’ Bonacina concede un rigore per fallo di mani in area che Simy trasforma con freddezza. Non c’è, però, più tempo e la gara termina.
I granata hanno disputato un ottimo primo tempo ed avrebbero meritato il vantaggio ma nella ripresa ha avuto un calo mentale (come ammesso dal mister) oltre che fisico ed il Pisa è stato bravo a colpire di rimessa. Non abbiamo compreso il perché dello spostamento di Tongya a centrocampo visto che nella prima parte di gara era stato immarcabile e perché sia stato sostituito Wlodarczyk che, pur non ricevendo molti palloni, si era mosso bene (vedi assist sul goal).
Non comprendiamo il perché la Salernitana continui a difendere molto alta non avendo centrali rapidi nei recuperi e mezze ali ancora molto carenti dal punto di vista fisico  (inesistenti tra l’altro le preventive) che non riescono, quindi, a tamponare per tempo costringendo gli esterni alti ad un lavoro massacrante che può creare danni (vedi il rigore) contro compagini come il Pisa che fanno della ripartenza un’arma letale.
Questa gara passerà alla storia per il ritardo di due ore e mezza rispetto al fischio d’inizio causato dal mancato collegamento tra l’impianto VAR presente all’Arechi e la sala VAR di Lissone.
Le due società non hanno voluto disputare la gara senza ausilio tecnologico e, quindi, sono stati convocati Maresca e Miele che, da una sala situata all’interno dello stadio, hanno supportato Bonacina (direzione discutibile la sua).
Ne hanno fatto le spese gli oltre 15.000 spettatori (molti supporters ospiti hanno abbandonato lo stadio) e ciò dimostra ancora una volta come i tifosi (allo stadio erano presenti tanti bambini, adolescenti, anziani) servono esclusivamente per portare incassi e nessuna delle due società ha ritenuto opportuno scusarsi. Senza parole!!