Sarno – La città di Napoli, con i suoi vicoli intricati e la vita pulsante dei quartieri popolari, torna protagonista in un evento culturale che si preannuncia memorabile. Giovedì 19 settembre 2024, alle ore 19.30, nei suggestivi Giardini Piccoli di Villa Lanzara, a Sarno, verrà presentato il libro “La fontana rotta“ di Thomas Belmonte, uno dei capolavori più affascinanti e meno conosciuti dell’antropologia moderna.
L’incontro, inserito nel prestigioso ciclo “SettembreLibri“, giunto alla sua undicesima edizione, vedrà la partecipazione di illustri ospiti e personalità. A introdurre la serata saranno i saluti istituzionali del Sindaco di Sarno, Dott. Francesco Squillante, mentre il Prof. Isaia Sales, noto storico e saggista, presenterà e commenterà l’opera, offrendo una riflessione sulla Napoli descritta da Belmonte e il valore antropologico del testo. Non mancheranno altri contributi autorevoli, come quelli di Fiore Giordano e Alberto Cicatelli, che analizzeranno le tematiche sociali e storiche del volume. L’evento sarà arricchito da un intermezzo musicale a cura di Adelaide Annunziata, e dalla lettura di brani tratti dal libro interpretati dal Maestro Antonio Izzo.
Il capolavoro ritrovato: un ritratto autentico di Napoli
“La fontana rotta” rappresenta una testimonianza unica della vita napoletana negli anni ‘70, osservata attraverso gli occhi di un giovane studioso americano. Thomas Belmonte, trasferitosi a Napoli nella primavera del 1974, si immerse completamente nella realtà di uno dei quartieri più poveri e difficili della città, che lui stesso ribattezzò “Fontana del re”. Con il suo approccio di osservazione partecipante, Belmonte si integrò nelle dinamiche del quartiere, vivendo tra i suoi abitanti, ascoltando le loro storie, e guadagnandosi la fiducia della comunità. Questo metodo gli permise di cogliere aspetti autentici e profondi della cultura napoletana, lontani dai luoghi comuni che spesso caratterizzano i racconti sulla città.
Belmonte non si limitò a osservare: divenne parte del tessuto sociale del quartiere. Le sue ricerche, basate su anni di esperienza vissuta, si trasformarono in un racconto vivido e toccante che restituisce al lettore un’immagine sfaccettata di Napoli. Non una città semplicemente afflitta da povertà e criminalità, ma una metropoli piena di umanità, forza e contraddizioni. Attraverso le sue pagine, Belmonte offre uno spaccato di vita vissuta nei vicoli, tra speranze di riscatto sociale e le dure realtà della droga e del terremoto che scosse la città negli anni ‘80.
L’importanza del racconto sociale e antropologico
La presentazione di “La fontana rotta” a Sarno, nell’ambito di “SettembreLibri”, rappresenta non solo l’opportunità di riscoprire un’opera fondamentale per la comprensione della Napoli del passato, ma anche un momento di riflessione sui cambiamenti che la città ha vissuto nel corso degli anni. La lettura del testo di Belmonte invita a un dialogo tra passato e presente, tra l’immagine storica della Napoli dei quartieri popolari e le sfide contemporanee che la città continua ad affrontare.
La scelta della Villa Lanzara come location non è casuale: i Giardini Piccoli offrono uno sfondo ideale per una serata dedicata alla riflessione e alla scoperta culturale. La manifestazione sarà ulteriormente arricchita dalle performance musicali e dalla lettura drammatizzata di brani scelti, che contribuiranno a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente per il pubblico presente.
Un libro che parla al cuore di Napoli
L’evento si inserisce perfettamente nello spirito della rassegna “SettembreLibri”, che da undici anni anima il calendario culturale di Sarno con appuntamenti di grande valore letterario. La riscoperta di “La fontana rotta” è un’occasione unica per riflettere su come la letteratura e l’antropologia possano offrire chiavi di lettura importanti per comprendere la complessità della vita urbana e delle dinamiche sociali.
In un periodo storico caratterizzato da forti trasformazioni economiche e culturali, il messaggio di Belmonte continua a risuonare con grande attualità: Napoli, con tutte le sue contraddizioni e le sue bellezze, rimane un simbolo di resilienza e di umanità. “La fontana rotta” ci restituisce una città viva, raccontata attraverso gli occhi di un osservatore esterno che, tuttavia, ha saputo entrare nel cuore pulsante di Napoli.
L’appuntamento con la presentazione del libro di Thomas Belmonte è dunque imperdibile per tutti coloro che vogliono riscoprire una Napoli autentica, lontana dagli stereotipi, e per chiunque sia interessato a riflettere sui temi della convivenza sociale, delle disuguaglianze e delle speranze di riscatto che ancora animano i quartieri popolari della città.