La peggiore prestazione di questo inizio di stagione coincide con la seconda sconfitta consecutiva dei granata in quel di Mantova (1-0).
Il mister conferma in toto la formazione che aveva ben figurato con la Samp ad eccezione di Daniliuc e Bradaric ceduti al Verona e sostituiti da Gentile e Njoh. Partono meglio i padroni di casa che, al 13’ con Mensah, non tenuto da Velthius impegna Sepe in uscita. Al 39’ Aramu impegna Sepe che respinge con i pugni.
La Salernitana si fa vedere con Tongya nel recupero ma il suo tiro a giro non termina distante dai pali del portiere del Mantova. Ad inizio ripresa il Mantova passa con Galoppini che è bravo ad insaccare un bel cross dalla sinistra di Ruocco ed a trafiggere l’incolpevole Sepe.
Nell’occasione molle Gentile che lasciato crossare indisturbato l’esterno lombardo, i centrali non sono riusciti ad intercettare il cross e Njoh, come già capitato con il Sudtirol si è fatto anticipare da Galoppini. La reazione dei granata è in un affondo di Tongya su cui è bravo festa a respingere con i pugni. Martusciello sostituisce Gentile, Valencia Tello con Stojanovic, Torregrossa e Braaf.
Proteste legittime dei granata per una trattenuta in area di Brignani su Torregrossa ma Abisso fa proseguire. Al 20’ Braaf ci prova dal limite ma il tiro è centrale e Festa blocca senza problemi.al 25’ Braaf prova il triangolo con Torregrossa ma il controllo dell’olandese non è perfetto e l’azione sfuma.
Al 41’ ci prova Amatucci dal limite su punizione ma la conclusione è larga. Debuttano anche Hrustic e Wlodarczyk ma il Mantova si difende senza problemi e porta a casa il risultato. La squadra è apparsa stanca e si è adeguata ai ritmi del Mantova non riuscendo a cambiare passo, nella seconda metà della ripresa, come era invece capitato nelle gare precedenti.
Il Mantova è stato bravo sia a capitalizzare una delle pochissime occasione create che a colpire i granata nei propri punti deboli attuali ossia difesa alta dove mancano le coperture preventive (soprattutto a destra) che viene messa in difficoltà con lanci della trequarti difensiva sulla punta centrale e sugli esterni nonché cambi di gioco da destra a sinistra dove gli esterni vanno in uno contro uno con la nostra difesa.
Martusciello avrà un po’ di tempo per lavorare sia sulla condizione fisica che sugli automatismi e l’innesto di Ferrari al centro della retroguardia non potrà che portare benefici sia in termini di esperienza che di guida del reparto difensivo anche perché domenica 15 ci sarà all’Arechi il Pisa di Inzaghi.