Domenica scorsa ha avuto termine la 31ma edizione di Baccanalia e al calar del sipario c’è ancora fermento ed appassionati dibattiti che lasciano ben presagire per il futuro non soltanto di questa manifestazione, bensì per San Gregorio Magno e i territori circostanti.
Il bilancio di Baccanalia 2024 ha superato anche le più floride aspettative, confermando il trend positivo di presenze degli anni passati e vedendone di nuove: ben 40.000 visitatori.
Baccanalia pertanto cresce, si evolve e non parliamo soltanto di numeri ma di qualità; una qualità indiscussa dal punto di vista gastronomico con proposte culinarie tradizionali e di gradimento nazional popolare, è evidente, ma quest’anno è stata tangibile la qualità e l’appeal culturale che Donatello Iacullo, direttore artistico di Baccanalia, ha voluto imprimere alla manifestazione grazie ai talk show magistralmente tenuti da Nello Gatti.
Nello Gatti, l’ambasciatore, ha saputo avocare a sé ospiti e personaggi d’eccezione, attirandoli con la sfida di affrontare un dibattito forbito, tutto incentrato sul futuro di questa bellissima terra, sull’arma strategica delle Denominazioni Comunali, sulla destagionalizazione e, fattore decisivo, la sostenibilità.
Sostenibilità che deve poter essere certamente ambientale ed economica, ma che deve esprimersi anche dal punto di vista sociale, per la tutela delle comunità rurali e per garantire prospettive ai giovani che vogliono restare. Questa sostenibilità sociale deve poter vedere anche i singoli farsi ambasciatori virtuosi della propria terra e, da questo punto di vista, si può solo confermare che i gregoriani hanno un senso genuino dell’ospitalità e grande passionalità nel raccontare il bello e il buono che avvolge tutto il nucleo cittadino.
È proprio il caso di dirlo: a via Bacco, fulcro del paesino ed epicentro di Baccanalia, durante tutte e 5 le giornate di manifestazione, c’era aria di “paesia”, quella forma di sentimento che riunisce tradizioni, genius loci, allegria genuina, poesia e antropologia in un’atmosfera di altri tempi, quella che si respira ancora, evviva Dio, nei paesi come San Gregorio Magno.