Nei giorni 9, 10 e 11 agosto, Sant’Agata dei Goti (BN) è stata protagonista di un evento culturale che ha saputo unire tradizione e innovazione: la prima edizione di TrebbiArt. Arte, Artisti, Artigiani, all’interno della 26a Sagra Sansilvestrese. Organizzato dall’Associazione San Silvestro – APS, l’evento si è svolto nella frazione di San Silvestro, attirando un’ampia partecipazione e rivelandosi un successo.
Il Programma
Venerdì 9 agosto ha segnato l’inizio delle celebrazioni con il posizionamento della trebbiatrice, simbolo della tradizione agricola del territorio. L’apicoltore Pasquale Ciervo ha tenuto un’apprezzata presentazione dal titolo “Conosciamo le Api”, durante la quale ha illustrato curiosità sul miele e sulle api attraverso immagini e un’arnia didattica, coinvolgendo il pubblico in un viaggio alla scoperta dell’affascinante mondo dell’apicoltura.
La festa è proseguita con l’allestimento di un vero e proprio villaggio contadino, dove si sono incontrati produttori locali come l’Azienda Vitivinicola Meoli, Azienda Agricola Martino, Pasquale Ciervo Azienda Agricola, Birrificio Pintarei, Macelleria e Caseificio “La Fattoria”, Annalisa Art uncinetto, e l’azienda agricola di Iannotta Orietta. Un’occasione unica per riscoprire i sapori autentici e le tradizioni agricole del territorio.
Il clou della manifestazione è arrivato sabato 10 agosto, con un momento di grande emozione: la preparazione della “casaccia” di grano, un’antica tradizione agricola, eseguita in contemporanea con l’esibizione del parrucchiere e stilista internazionale Claudio Iannotta.
Iannotta, accompagnato dal suo staff (Hair Styling Parrucchieri), ha creato un’acconciatura ispirata al grano sulla modella Chiara Ciervo, fondendo, così, tradizione e modernità in un connubio perfetto tra praticità e bellezza. Questo momento ha dimostrato come le antiche tradizioni rurali possano trasformarsi in manifestazioni artistiche, evidenziando la capacità di reinventare il passato attraverso nuove forme di espressione.
In un’intervista, Claudio Iannotta ci ha raccontato il processo creativo che ha guidato questa sinergia tra tradizione e innovazione.
Durante la sua esibizione a TrebbiArt, ha saputo fondere l’antica tradizione della ‘casaccia’ di grano con l’arte moderna dell’acconciatura. Qual è stato il processo creativo dietro questa sinergia tra tradizione e innovazione, e come crede che l’arte e l’artigianato possa contribuire a mantenere vive le nostre radici culturali?
“Io credo che l’artigiano sia colui che lavora la materia, ed è questo il senso che abbiamo voluto dare alla nostra partecipazione a TrebbiArt,” ha spiegato Iannotta. “Abbinare la casaccia, un elemento tipicamente contadino, a un’acconciatura non è stato semplice, ma se guardiamo al passato, vediamo che c’è un legame profondo. Ho utilizzato una tecnica chiamata ‘canasta’, la stessa che veniva usata per intrecciare i cesti, replicando il modo in cui i capelli si intrecciavano per creare stabilità e bellezza, proprio come la catasta di grano. L’acconciatura che ho realizzato è una rivisitazione moderna di una tecnica antica, che si basava sul pratico bisogno delle donne di creare toupet e trecce per trasportare oggetti pesanti sulla testa. Ho voluto riprendere questo concetto, arricchendolo con un tocco estetico contemporaneo e, soprattutto, con tanta passione per il mio lavoro.”
Quando gli è stato chiesto se l’esperienza fosse stata positiva, Iannotta ha risposto con entusiasmo:
“È stata un’esperienza bellissima. Ho fatto tante cose nella mia carriera, ma lavorare insieme ai contadini è stata una novità. Vengo da radici contadine e i miei nonni appartenevano a questa cultura, quindi mi sono sentito profondamente coinvolto emotivamente e onorato di partecipare. Spero di poter tornare l’anno prossimo, magari introducendo nuove idee e progetti. Ho un legame forte con la frazione di San Silvestro, sia per motivi lavorativi che affettivi, e per me è sempre un privilegio lavorare su questo territorio.”
Domenica 11 agosto, verso le 19:00, il programma si è concluso con la benedizione del Parroco Don Leucio Cutillo e i saluti istituzionali del Vice Presidente della Provincia Alfonso Ciervo. Successivamente, il Dott. Andrea Ciervo e la Prof.ssa Concettina Della Valle (rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione S. Silvestro – APS) hanno presentato l’evento più atteso: la rievocazione storica della trebbiatura del grano, effettuata con mezzi d’epoca esposti nel villaggio contadino. Un momento che ha riportato alla luce una tradizione secolare, esaltando la forza della cultura contadina.
Coltivare Cultura per Coltivare Umanità
La cultura non è una professione per pochi, ma una condizione essenziale per tutti. Il progetto culturale TrebbiArt, nato dall’ascolto profondo del territorio e delle sue tradizioni agricole, ha avuto come obiettivo principale quello di riprodurre atti culturali che nascono dalla terra stessa. In un mondo in cui molte tradizioni si stanno perdendo, è fondamentale continuare a coltivare la memoria di questi eventi che hanno plasmato la storia locale.
TrebbiArt ha lanciato una sfida agli abitanti del territorio: tornare a essere protagonisti di cultura, partecipando attivamente alla vita culturale come parte integrante della società. Le attività presentate dal vivo durante l’evento hanno offerto un’esperienza unica, emotivamente gratificante, in cui tradizione e innovazione si sono intrecciate in un perfetto equilibrio.
La costruzione della “casaccia” di grano, osservata in tempo reale, e l’acconciatura ispirata alla stessa tradizione hanno rappresentato un ribaltamento culturale: un modo per coniugare il passato e il presente, trasformando la cultura in un’opera viva e tangibile. Questa manifestazione ci ha ricordato che conoscere noi stessi significa anche riconoscere i nostri limiti e immergerci nel mondo con consapevolezza, piuttosto che dominarlo.
L’obiettivo finale di TrebbiArt. Arte, Artisti Artigiani, è stato rendere onore alla civiltà contadina, che ha plasmato l’identità profonda di un intero territorio. Celebrare questa eredità significa anche riscoprire il valore umano che essa porta con sé, un valore di coesione e solidarietà di cui oggi abbiamo disperatamente bisogno.