Come noto, la Salernitana è in vendita. Ma ciò non significa necessariamente che durante il corso dell’annata calcistica appena iniziata la Salernitana passerà nelle mani di altro proprietario. Una piazza difficile come Salerno, che ha visto la squadra della propria città negli ultimi venti anni per due volte fallire ed una terza salva per il rotto della cuffia a 2 minuti dalla scadenza del noto termine imposto dalla FIGC, impone attente riflessioni ai potenziali acquirenti, che nel quantificare l’offerta da sottoporre a Iervolino tengono conto anche di quest’aspetto.
Riflessioni, anche se di natura differente, che si pone lo stesso Iervolino, il quale, da imprenditore, da un lato vuole cercare di recuperare almeno in parte quello che ha investito e dall’altro vuole accertarsi che i proponenti siano persone serie e solvibili, che forniscano dunque adeguate garanzie ai pagamenti rateali che propongono.
Al momento, vi è una proposta di 25 milioni di euro avanzata da un gruppo di imprenditori italiani, una seconda proposta avanzata da altri imprenditori, anche loro italiani, una terza proposta proveniente dall’Arabia Saudita ed una quarta, la cui provenienza è strettamente riservata. Sono però tutte proposte per le quali è appena iniziata la valutazione di tempi di pagamento, garanzie e serietà degli interlocutori e che quindi richiedono determinate tempistiche per l’eventuale accettazione o diniego.
Il dato certo, come comunicato dallo stesso Iervolino, è che prima dell’inizio del campionato, anche nell’ipotesi probabile che non si dovesse formalizzare alcun cambio di proprietà , l’imprenditore di Palma Campania cederà lo scettro di presidente ad altro soggetto. La data entro la quale avverrà il cambio di consegne non è un caso, in considerazione della necessità di evitare che alla prima partita di campionato la massima carica della Salernitana risulti assente.