La stagione 2023-2024 del Premio Cesare Filangieri volge al termine. Il 31 luglio, di fatti, si conclude la nuova edizione della rassegna culturale, arrivata alla sua sesta edizione. Anche quest’anno, così come per i precedenti, si è registrato un successo di partecipazione e coinvolgimento: centinaia sono stati gli elaborati giunti alla casella di posta elettronica, da parte di artisti volenterosi di mettersi in gioco e far conoscere il proprio talento.
Per l’annata in corso, le categorie hanno rispecchiato la situazione geopolitica e il contesto socio-culturale, con particolare attenzione alle tematiche più sensibili del mondo contemporaneo. Per la sezione poesia, dunque, Mille Papaveri Rossi e Diversamente Uguali, volti a soffermarsi sul dolore delle guerre e delle discriminazioni, tentando, allo stesso tempo, di scovare la luce in tanto buio; Musica: Non sei una rosa non sei un tulipano. La sezione fotografia, infine, comprende Oltre I confini, sfruttando la possibilità di abbattere le barriere, mentali e fisiche, che ci impediscono di scorgere quanta bellezza ci sia nel mondo, e Mare d’a(mare), sulla sconfinata meraviglia che questo gigante naturale porta con sé.
Ora tocca ai giudici, un selezionato gruppo di professionisti e stimati animatori culturali, decretare quale sia il miglior prodotto creato, valutandone l’originalità , la realizzazione e l’impatto emotivo. Solita formula: due vincitori per categoria, kids e adulti, con menzione particolare per gli elaborati di qualità che vale la pena segnalare.
Il Premio Culturale Cesare Filangieri, coordinato dallo scrittore Giancarlo Piccolo, quest’anno ha proposto un’azione più capillare e dinamica, che prevedesse la supervisione diretta dei suoi collaboratori in base all’area di interesse e professione. Dall’edizione corrente, dunque, si ha l’Area Didattico-Culturale, amministrata dalla scrittrice, prof. Brigida Sepe; l’Area Giornalismo, con la giornalista Ilaria Cozzolino; Area Musica, supervisionata dal giovane musicista Antonio Scanscamarra; Area Fotografia, diretta dal talentuoso fotografo Umberto Paduano; e, infine, l’Area Comunicazione, gestita in modo sapiente da Francesca Marigliano e Carmen Ammendola.
A completare una formula vincente, le organizzatrici Anna Falco, Ilaria Guardasole e Rita Cioffi, fanno sì che il Premio continui in maniera armoniosa ma incisiva, in un sistema di artisti che supportano altri artisti, in un infinito cerchio di collaborazione, condivisione e amore per l’arte. L’obiettivo è, senza dubbio, quello di far emergere la nuova scena culturale e artistica nazionale, soprattutto quella campana, da contrastare allo stigma eteno del territorio, promuovendo inclusione, rigore e celebrazione del mito dell’arte che, a differenza delle altre leggende, è tangibile, realizzabile e replicabile.
Si attende dunque la cerimonia di premiazione che avrà luogo a settembre, con ogni probabilità come di consueto, a Cercola, in concomitanza con le Giornate Europee del Patrimonio; non si sarebbe potuto scegliere ambiente migliore per festeggiare la conclusione dell’ennesima edizione di successo del Premio Filangieri.
Non si creda, a ogni modo, che la conclusione del concorso coincida con il termine delle attività : tutto l’anno, infatti, tra eventi, rassegne, interviste, sopralluoghi, presentazioni e mostre il Premio non fa sentire abbandonati i suoi affezionati ammiratori, dunque si consiglia di seguire i canali web e social per essere sempre aggiornati sulle ultime novità .
Brigida Sepe
(responsabile dell’area didattica del Premio Cesare Filangieri)