Lo studio Cerzosimo, da anni attivo nell’area dell’arte fotografica presenta costantemente personalità appartenenti al mondo dell’obiettivo. Ad una riflessione su questa arte visiva invitano i “Dialoghi sulla fotografia”, rassegna annuale ideata dalla galleria di Armando Cerzosimo che è partita in febbraio con ricorrenti meetings.
Si sono messi a confronto diversi linguaggi creativi con l’alternarsi delle monografiche di Nathalie Figliolia, Elio Fedele, Edoardo Colace che si apre il 24 maggio alle 19.00, esposizioni affiancate dall’ incontro di approfondimento con Cristina Tafuri.
“Si è scelto – chiarisce Cerzosimo – di intraprendere un’esperienza collettiva ripensando il nostro “fare” a partire da una proposta, invitare al tavolo il soggetto imprevisto, cioè le tante inedite soggettività ripensando il mondo in modo ampio e sfumato, orientandosi verso uno spazio culturale e una società aperti ad ogni possibile “perturbazione”, impostando questo spazio aperto e pronto a rispondere a qualsiasi urgenza espressiva e creativa.”
Eduardo Colace, classe 50 fin dal ‘73 è sceso per strada a fotografare nei quartieri periferici della sua città i ragazzi che giocavano o i volti del quotidiano. Il suo sguardo si è posato in questa sequenza sui “Corpi liberi”: sono fisicità dinamiche in movimento nello spazio, per lo più giovani che impiegano la loro forza fisica nell’impegno sportivo che hanno scelto. Le sue immagini sono storie vere, finestre aperte sulla realtà che colgono sia la figura umana che lo scenario naturale. Così è transitato dai paesaggi, da un suo particolare vedutismo allo zoom su tradizioni delle comunità della sua terra.
“La fotografia – a suo avviso – è la cristallizzazione del momento di una espressione passata del tempo, uscita dalla luce o da un colore o da una inquadratura che la memoria ha fermato, che si è sospesa nell’anima per una infinitesima frazione, catturata per la memoria di un tempo che ininterrottamente continua a scorrere.”