Il Maestro Antonella Zito, con la sua bravura tecnica e grazia personale, ha diretto il Coro T’Incanto, che canta con successo da circa dieci anni, in tre eventi curati da me, e così ci siamo conosciute ed ho avuto l’opportunità di intervistarla.
Il pubblico e’ stato entusiasta dalla loro performance. Il Presidente del Coro, Professoressa Liliana Papa, canta anche con il Coro e ha presentato i vari brani, che il Coro ha poi eseguito in completa armonia seguendo attentamente la bacchetta virtuale di Antonella Zito e la musica suonata dal compositore e pianista Roberto Marino.
Antonella ci mette tutta l’anima e il corpo ed i suoi movimenti delle mani, delle braccia e persino i movimenti del corpo, davano l’idea di un volo, di un balletto.
I coristi, con le loro voci ben modulate e pieni di entusiasmo, hanno regalato al pubblico un’esperienza musicale indimenticabile. I brani eseguiti spaziavano dalle melodie più classiche alle più moderne, dai canti popolari alle composizioni contemporanee.
Alla fine del concerto, il pubblico ha applaudito al Coro T’Incanto e al Maestro Antonella Zito con una standing ovation che ha riempito tutti di emozioni.
È stato un momento di condivisione e di bellezza, dove la musica unisce persone di diverse età e provenienze in un unico abbraccio armonioso quello che solo la musica sa donare.
Il Coro T’Incanto e il Maestro Antonella Zito hanno dimostrato ancora una volta il loro talento e la loro passione per la musica, regalando al pubblico 3 pomeriggi indimenticabili e emozionanti.
Ogni esibizione è un viaggio alla scoperta delle emozioni e delle sensazioni che la musica può trasmettere, e il Coro T’Incanto è pronto a continuare questo viaggio ancora per molti anni a venire ed io a chiamarli nei miei eventi.
D- Come avete deciso di essere un coro e quando lo avete formato? Quando, dove, come e perché nasce l’esperienza del coro?
Il coro si è formato nel 2007 come esperienza di condivisione fra gli alunni della scuola primaria Santa Teresa del Bambin Gesù di Salerno ed i loro genitori. Il progetto fu promosso dal MIM con la finalità di promuovere il canto corale sul territorio e nella scuola. Da questa prima esperienza e la gioia del cantare insieme molti coristi ci chiesero di continuare il percorso costituendo così un coro che nel tempo è diventato una realtà stabile dedicandoci principalmente al repertorio pop sia italiano che straniero. Da questa coesione fra noi maestri e la passione dei coristi per il canto ha reso il coro un gruppo che da anni è in continua formazione ed evoluzione e si esibisce in concerti sul territorio. Oltre me che sono direttrice e preparatrice ho la collaborazione del Maestro Roberto Marino che accompagna al pianoforte e cura gli arrangiamenti personalizzando lo stile musicale ed esecutivo delle nostre esibizioni.
D- Quali sono le vostre motivazioni principali nel cantare insieme?
Il canto corale è un’esperienza emozionale intensa di partecipazione alla costruzione di un prodotto artistico in cui le varie voci si uniscono dando vita ad un’unica voce dove le barriere si abbattono, dove si lavora in gruppo, dove non esistono differenze accomunati tutti da un unico scopo il piacere di cantare insieme.
D- Quali sono le sfide nel lavorare insieme come coro?
Lavorare insieme come coro può essere incredibilmente gratificante, ma comporta anche alcune sfide uniche. Coordinare un gruppo di persone per cantare insieme richiede tempo e sforzo. È importante che tutti i membri del coro siano sulla stessa lunghezza d’onda riguardo alla pratica, agli impegni e alle aspettative. Mantenere il gruppo coeso e raggiungere gli obiettivi è una sfida. Mantenere alto il livello di coinvolgimento e motivazione di tutti i membri del coro può essere una sfida. È importante creare un ambiente positivo e inclusivo in cui tutti si sentano valorizzati e motivati a dare il loro meglio. Affrontare queste sfide richiede comunicazione aperta, collaborazione e impegno da parte di tutti i membri del coro. Con dedizione e lavoro di squadra, è possibile superare queste sfide e creare musica straordinaria insieme.
D- Quali sono i vostri obiettivi per il coro e come li state raggiungendo?
Un coro dovrebbe aspirare a creare un senso di comunità e di coesione tra i suoi membri. Questo può essere raggiunto attraverso l’attività musicale stessa, nonché attraverso attività sociali e occasioni per costruire rapporti all’interno del gruppo. L’obiettivo principale è di acquisire sempre nuove competenze con coinvolgimento, crescita, divertimento e soddisfazione.
D- Qual è il vostro pezzo preferito da cantare insieme e perché?
Il nostro brano preferito è soprattutto TOTAL PRAISE di Richard Smallwood che è una bellissima preghiera cantata coralmente che mette in risalto le voci in un crescendo intenso soprattutto nel finale con un Amen declamato a nostro Signore a piena voce molto emozionante.
D- Quali sono i vantaggi e le difficoltà nel lavorare con una direttrice e un maestro contemporaneamente?
Io e Roberto siamo due professionisti. La nostra sinergia si trasmette al coro e lavoriamo con le competenze che trasmettiamo ai coristi in uno scambio continuo sia nella concertazione che nelle esecuzioni. La nostra collaborazione, nonché l’amicizia fraterna che ci lega fin dai tempi del Conservatorio, è un supporto per i coristi e favorisce l’unione di tutti.
D- Come vi preparate per le esibizioni e i concerti?
Il programma di studio per i cori è abbastanza articolato. Si prova a sezione e poi si armonizziamo insieme. Bisogna pianificare il tempo con prove regolari per dare il tempo ai coristi che essendo un coro amatoriale di familiarizzare con il materiale. Spesso proviamo per svariate ore anche più volte alla settimana per favorire la coesione e migliorare le performance.
D- Qual è stata l’esperienza più memorabile che avete avuto insieme come coro misto?
L’esperienza più bella è stata un concerto a Ravello a Villa Cimbroni, una bellissima location in una mattinata splendida col sole e il mare che facevano da cornice e avevamo tanto pubblico, soprattutto straniero dei tanti turisti presenti che applaudivano in continuazione, un’esperienza unica che speriamo di rivivere.
D- Quali consigli dareste ad altri cori misti che stanno iniziando la loro esperienza musicale insieme?
Sicuramente la perseveranza di non cedere allo sforzo delle prove e delle difficoltà coinvolgendo tutte le voci opportunamente divise e che includa brani adatti a tutti con un repertorio variegato che sia stimolante e coinvolgente per tutti. Soprattutto non bisogna trascurare il divertimento sia nelle prove che nelle esibizioni che è fondamentale per mantenere viva la passione per il canto.
D- Qual è il vostro sogno più grande per il futuro del coro? Per concludere: hai un sogno nel cassetto, per quanto riguarda il nostro coro? Cosa ti piacerebbe realizzare?
Ho tanti sogni per esempio esibirci in teatri famosi o luoghi iconici dove si incontrano tante realtà corali internazionali. Collaborare per esempio con artisti famosi e creare performance con un pubblico più vasto e magari fare un tour per condividere la propria musica, creare soprattutto progetti musicali per diffondere la pratica corale, insomma non c’è mai fine ai sogni lavoreremo per realizzarli almeno in parte.
D- Qual è la funzione sociale del coro?
In sintesi il coro non è solo un gruppo di persone che cantano insieme ma svolge un ruolo importante nella creazione di comunità, nell’inclusione sociale , nell’educazione musicale e nell’arricchimento culturale della società. Si dovrebbe dare più risalto alla formazione corale dalle istituzioni a partire dalla scuola proprio per l’importanza esperienziale che coinvolge molte dinamiche sociali e culturali.