Meno 5. Tante sono le gare che mancano per chiudere quest’ignobile campionato. Commentare le sconfitte dei granata (0-2 con la Fiorentina) è veramente desolante ed umiliante ma per etica e professionalità lo faremo anche questa volta.
Colantuono parte con il solito 3-4-2-1 con Pierozzi, Fazio e Pirola in difesa, Pierozzi e Bradaric esterni, Basic e Legowski a centrocampo, Tchaouna e Candreva (auguri per le 500 in A) alle spalle dell’incommentabile Ikwuemesi.
La Fiorentina schiera le seconde linee visti gli impegni in Europa ed in Coppa Italia di mercoledì con l’Atalanta e propone Barak finto nueve con Sottil, Castrovilli ed Ikonè trequartisti.
Il primo tempo è di una noia mortale con una occasione per parte. Al 37’ Sambia solo in area su angolo di Candreva pasticcia e svirgola la palla di testa mentre Ikonè conclude a lato dopo un mancato disimpegno dei granata.
Nella ripresa i viola partono di gran carriera ed è Ochoa a dire di no a Sottil che si ripete su Kouamè (subentrato a Castrovilli) ben lanciato da Duncan. Il goal è nell’aria e l’attaccante ivoriano, all’80’, è bravo a colpire di testa trovando l’angolo alla destra di Ochoa che nulla può.
Nell’occasione Pellegrino che aveva sostituito l’infortunato Pirola è immobile e lascia colpire indisturbato l’attaccante viola. Onestamente questo calciatore ancora una volta ha dimostrato di non essere all’altezza della categoria e ci limitiamo a questo. E’ meglio sorvolare sulle prestazioni dei subentrati Martegani, Simy e Weissman.
Nell’ultimo minuto di recupero Ikonè sigla il raddoppio dopo che Ochoa aveva ancora una volta salvato la sua porta da un’incursione di Mandragora (subentrato a Duncan). E’ trascorsa un’altra settimana ma dalla società ancora nulla. Mah!