Nella società contemporanea, dominata dall’estetica e dal materialismo, tendiamo spesso a trascurare le questioni più profonde che riguardano il nostro animo e la nostra vera essenza. Le decisioni che prendiamo sono sempre più conformi a un pensiero omogeneo e fortemente influenzate dai mezzi digitali.
I dati attuali sugli abusi di sostanze stupefacenti e alcolici sono allarmanti, e troppo spesso le risposte dello Stato si rivelano inadeguate. La realtà che emerge è che la nostra generazione, insoddisfatta del presente, cerca di sfuggire alle carenze del sistema vigente. Fumare una canna può sembrare un sollievo dal dolore, un bicchiere di vino può rendere i pensieri più leggeri e dare un’impressione di felicità. Ma quali sono le vere conseguenze di questi comportamenti?
Esploriamo questo tema più a fondo con l’ausilio di un’esperta, la dott.ssa Irlandina Anna Palazzo, psicologa clinica e dello sviluppo, nonché consulente tecnico presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nelle sezioni civile, penale e minorile.
- Quali sono le reali conseguenze dell’utilizzo prolungato delle droghe leggere?
Attualmente, gli studi non hanno ancora dato una risposta certa, ovviamente sappiamo che il THC, potrebbe influenzare la funzione di alcune aree cerebrali come quella della corteccia orbito frontale. Ma ovviamente questo discorso può valere per l’abuso di ogni cosa, e per qualsiasi medicinale. Attualmente gli studi sono più a favore dell’uso dei cannabinoidi rispetto ad altre terapie. Inoltre gli effetti dei cannabinoidi, come quelli dell’alcol (che sono più devastanti), si osservano semplicemente nel breve termine, come il rallentamento dei riflessi l’allungamento dei tempi di reazione quando si è alla guida.
- Perchè molto spesso si tendono a sottovalutare problemi quali depressione, ansia ed attacchi di panico?
Nel 2024 si ha ancora la concezione dello stigma sociale, oppure la sottovalutazione totale delle problematiche mentali. L’esempio lampante è quando vediamo una persona con una gamba rotta che non riesce a camminare, siamo empatici, ci preoccupiamo… al contrario se vedessimo quella stessa persona che non riesce ad alzarsi dal letto poiché ha un disturbo depressivo, il più delle volte lo tacciamo come manchevole di volontà. Bisogna capire che una ferita psicologica ha la stessa valenza di quella fisica e devo dire che per fortuna la nuova generazione di adolescenti è molto più attenta alla salute mentale e alla prevenzione.
- Quali sono le conseguenze di un uso prolungato di alcolici sul corpo di una giovane o di un giovane?
L’abuso di alcool è una vera propria piaga sociale, è reperibile facilmente e probabilmente non c’è abbastanza formazione sui rischi a riguardo. Le problematiche fisiche possono esse anche immediate. Basta una sola assunzione incontrollata che può portare al coma etilico con collasso multi organo e la morte. A lungo termine ovviamente si innesca una dipendenza patologica, con disturbi dell’umore, ansia generalizzata, psicosi transitorie, e fisicamente l’insorgenza di cancro al colon, pancreas, fegato, reni.
- Alla luce delle numerose sfide identificate nell’uso di sostanze tra i giovani, quali passi concreti ritiene che la società, le istituzioni educative e il sistema sanitario dovrebbero intraprendere per affrontare efficacemente queste problematiche e supportare meglio le giovani generazioni ?
Credo sia un dovere sistemico, che deve includere famiglia, scuola e professionisti. Il lavoro di prevenzione e conoscenza deve essere fatto a partire dalle scuole medie, con incontri tra professionisti, insegnanti, e genitori per portarli alla consapevolezza delle problematiche in oggetto. Il SSN attualmente ha molte campagne attive, ma che molto spesso vengono totalmente ignorate dalle famiglie e dalle scuole, ma sorprendentemente vengono trovate e accolte dai ragazzi che molto spesso sono autodidatti e molto spesso la loro voce non viene ascoltata. Poiché noi adulti dovremmo imparare ad ascoltare mettendoci i loro occhi, la loro esperienza la loro personalità.
È Tempo di Pensare Diversamente?
Alla luce di quanto esposto, diventa essenziale riconsiderare le nostre abitudini, soprattutto per quanto riguarda il consumo di alcolici. Un sabato sera qualunque in Italia o altrove in Europa rivela l’entità massiccia dell’abuso di super-alcolici tra i più giovani.
Proponiamo quindi una serie di domande aperte per stimolare la riflessione e sfuggire a conclusioni scontate e superficiali:
Sarebbe utile esplorare nuovi stimoli e divertimenti per le nuove generazioni? Sarebbe opportuno legalizzare le droghe leggere, considerato che lo stato già permette il consumo di tabacco e alcol? Non sarebbe benefico aumentare la presenza di psicologi nelle scuole, oratori, centri sportivi e università? Sei pronto a cambiare alcune delle tue abitudini?