Abbandonate le speranze di disputare la prossima stagione il campionato di serie A, l’interesse degli sportivi salernitani si dirige ora principalmente sull’annata calcistica 2024-25. E, oltre alla curiosità sui nomi del prossimo allenatore, direttore sportivo e giocatori che vestiranno la casacca granata, il pensiero dei supporter dell’ippocampo va anche al campo di gioco sul quale verranno disputati gli incontri casalinghi della Salernitana nel corso della prossima stagione.
Pare che la Salernitana abbia manifestato all’amministrazione comunale la preferenza a lasciare l’Arechi solo quando lo stadio “Volpe” sarà disponibile. In pratica, se così fosse, i lavori di ristrutturazione dello stadio Arechi inizierebbero solo dopo l’ultimazione di quelli riguardanti il Volpe. Difficile prevedere le tempistiche, in considerazione dell’annoso problema riguardante le opere pubbliche in Italia ove spesso i tempi di completamento dichiarati dai politici non coincidono con quelli reali, specialmente se proclamati alla vigilia di consultazioni elettorali.
In linea di massima, allo stato degli adempimenti burocratici, pare che il Comune ritenga di poter iniziare i lavori relativi al “Volpe” entro l’estate prevedendo una tempistica per il completamento pari a circa sei mesi. Se così fosse, difficilmente la Salernitana lascerà l’Arechi prima di febbraio 2025 e altrettanto difficilmente i lavori allo stadio Arechi potranno iniziare prima del predetto mese.
L’alternativa è di iniziare i lavori presso il principe degli stadi prima che il Volpe si renda disponibile; in tal caso la Salernitana potrebbe dover disputare alcuni incontri casalinghi presso lo stadio Vigorito di Benevento. Riteniamo che subordinare questa eventualità al rendimento della Salernitana nel prossimo campionato non sia possibile perché chiunque mastica calcio sa che bastano due o tre vittorie consecutive per far aumentare il potenziale numero di spettatori in maniera sensibile, senza dire che tale eventualità andrebbe programmata con diversi mesi di anticipo in considerazione del fatto che già a giugno va comunicato alla lega lo stadio o gli stadi dove la Salernitana intende disputare le partite del prossimo campionato.
Tale situazione ovviamente condizionerà anche il lancio della prossima campagna abbonamenti, alla quale i tifosi dovranno approcciarsi sapendo se c’è l’eventualità che siano costretti a spostarsi fuori provincia per assistere alle gare interne della propria squadra del cuore. Si spera che l’amministrazione comunale – pur vogliosa di dare inizio nel più breve tempo possibile all’inizio dei lavori all’Arechi – venga incontro alle legittime esigenze della società e della tifoseria.
I supporter granata dovrebbero comprendere il tema della riduzione degli introiti che deriva da siffatta situazione alla società di Danilo Iervolino. Pur non prendendo in considerazione l’ipotesi che alcune partite (quante?) si giochino fuori città , è innegabile la concreta possibilità di minor affluenza rispetto a campionati di serie B precedenti, perché lo stadio Volpe sarà sicuramente meno accogliente dello stadio Arechi ed avrà meno posti coperti rispetto a quest’ultimo. Inoltre va considerato che il numero dei posti disponibili tra curve e distinti sommati sarà nettamente inferiori ai corrispondenti settori dell’Arechi con la conseguenza che, terminati tali biglietti, molti dei tifosi che non potranno permettersi il tagliando di tribuna rinunceranno all’evento.
La società granata sa bene del condizionamento al “ticketing” che deriva da tale situazione ma nonostante tutto ha manifestato entusiasmo nel ripartire, specialmente se l’enorme danno economico provocato dai comportamenti di Dia dovesse ridursi o con l’accoglimento della domanda, anche parziale, da parte del collegio arbitrale o attraverso un accordo nel quale il calciatore riconosca una decurtazione significativa dello stipendio e una nuova quantificazione sulla clausola relativa alla rivendita. Quest’ultima eventualità comporterebbe necessariamente un ritorno in campo del giocatore che eviti un ulteriore deprezzamento dello stesso.