Il mercato della Salernitana comincia a sorridere per l’arrivo di Pierozzi. Il terzino proveniente dalla Fiorentina è stato fortemente voluto da Inzaghi, che lo aveva visto alle sue dipendenze nella scorsa annata a Reggio Calabria, ove giocava costantemente come titolare. Quest’anno alla Fiorentina, il difensore nativo della città toscana aveva visto il campo da gioco solo in due occasioni in Conference League.
Giocatore impiegabile sia a destra nella difesa a 4 che a centrocampo sempre sulla fascia destra, colma il vuoto lasciato da Mazzocchi. Sebbene Inzaghi a Napoli difficilmente rinuncerà a schierare in quel ruolo Sambia dopo l’ottima prova di quest’ultimo nella partita di campionato contro la Juve, Pierozzi costituisce una valida alternativa al francese, che nel finale dell’ultima partita ha accusato affaticamento dovuto sia allo scarso impiego nel corso del campionato che alla disputa di due partite in soli tre giorni.
Per quanto concerne l’ormai nota possibilità che Palomino vesta in questo prosieguo di stagione la maglia granata, la Salernitana dovrebbe superare qualche piccolo intoppo nella trattativa, verificatosi nelle ultime ore. Il ragazzo nei giorni scorsi ha avuto modo di esternare all’entourage granata la propria soddisfazione nel venire a Salerno, mostrando grande determinazione e sicurezza nella salvezza della Salernitana. Il calciatore è molto apprezzato da Iervolino & C. per la sua “cattiveria” agonistica che ricorda più titolati suoi connazionali del passato, ma pare che l’Atalanta pretenda tre milioni che, per un giocatore di 34 anni con contratto in scadenza a giugno, sarebbe una cifra eccessiva.
Capitolo a parte merita il laziale Basic. Molto stimato ed apprezzato da Sabatini e Iervolino, il trasferimento del centrocampista croato non sarebbe un problema né per la Lazio né per la Salernitana, che avrebbero raggiunto un accordo. La difficoltà risiederebbe nel convincere il giocatore, il quale ambirebbe a squadre militanti in campionati esteri di pari valore della serie A ma con una situazione di classifica migliore di quella granata. Si confida nel carisma di Sabatini che in un colloquio privato saprebbe trovare le parole e gli sguardi giusti per convincere il centrocampista ad investire nel progetto granata.
In merito alla trasferta nel capoluogo regionale, il gap tecnico esistente tra le due formazioni potrebbe essere colmato dagli umori differenti che caratterizzano le due piazze in questo momento.
Da una parte la Salernitana, che con l’avvento di Sabatini ha inanellato una serie di buone prestazioni condite anche dal pareggio contro il Milan e la vittoria contro il Verona, che hanno trasformato l’umore dei tifosi mutandolo dal pessimismo di metà dicembre all’ottimismo di oggi. Dall’altra il Napoli che, dopo la momentanea fiducia immediatamente successiva all’arrivo di Mazzarri sulla panchina, ha dovuto fare i conti con una serie di risultati negativi – ultimo la rovinosa sconfitta di Torino – che ha aperto tra gli addetti ai lavori e tra i tifosi partenopei una serie di dibattiti sulle cause del cattivo rendimento in questo campionato, come per esempio sull’opportunità di far restare a Napoli alcuni calciatori che sarebbero voluti andar via.
Ma d’altra parte si sa, accade in tutte le piazze, soprattutto in quelle calde ove, quando i risultati non vengono, sono evidenziati dalla tifoseria e dai media aspetti negativi che, qualora il rendimento dei calciatori fosse stato soddisfacente, pur in presenza dei predetti aspetti nulla si sarebbe rilevato o contestato.
Per quanto concerne la formazione dei granata, è chiaro che Inzaghi cambierà il meno possibile dopo la buona prestazione contro la Juve, anche se l’idea di inserire Pierozzi in una difesa a 4 senza rinunciare al contributo di Sambia nella zona nevralgica gli sarà sicuramente venuta in mente. L’unico dato assolutamente certo è costituto dall’assenza dello squalificato Maggiore il quale, a parte l’ingenuità sul fallo che ne ha causato domenica l’espulsione, appare finalmente il calciatore che a La Spezia hanno tanto apprezzato per anni.
Tra i possibili sostituti vi è Bohinen, per il quale c’è qualche timida speranza di recupero, ovvero Martegani. Dietro l’unica punta agiranno ovviamente Candreva e Tchaouna. Simy è il candidato al ruolo di punta, specialmente grazie alla discreta prova fornita contro l’arcigna difesa bianconera ed in considerazione del fatto che Inzaghi non ha perdonato a Ikwemesi l’errore di domenica al 90’, dal quale è poi scaturito il gol di Vlahovic.