Peccato! Un’ottima Salernitana ha sfiorato l’impresa nel match con la Juve di domenica pomeriggio.
Inzaghi parte con il 3-4-2-1 con Sambia (ottima prova la sua dopo il disastro di Torino in Coppa Italia) e Bradaric esterni, Daniliuc, Fazio, Gyomber  centrali, Legowski e Maggiore centrali di centrocampo, Candreva e Tchaouna a ridosso dell’unica punta Simy.
Al 4’ occasione per i granata con Sambia che libera il sinistro ma Szczesny è attento e blocca. I bianconeri hanno il pallino del gioco ma la Salernitana, molto ben disposta, chiude tutti i varchi e Costil non deve compiere alcun intervento. Al 40’ grande apertura di Gyomber per Sambia che si invola sulla destra e serve l’accorrente Maggiore che di sinistro beffa il portiere polacco.
Ad inizio ripresa Allegri sostituisce Gatti e Kostic con Rugani ed Illing-Junior ed al 4’ manca il pareggio con McKennie che, di testa, spedisce a lato un ottimo cross di Rabiot dalla sinistra. Al 7’ l’episodio decisivo dell’incontro. Maggiore commette fallo su Rabiot e Guida estrae il secondo giallo per il calciatore spezzino (ammonito nella prima frazione di gioco per fallo su Yildiz). Entra Bronn per Tchouna con Daniliuc a destra e Sambia si sposta a centrocampo. Al 18’ è bravo Costil a bloccare un tiro dal limite di Milik subentrato a Nicolussi Caviglia.
Al 20’ c’è il pari bianconero con Illing-Junior che approfitta di una svirgolata di Vlahovic che si trasforma in un assist perfetto e batte l’incolpevole Costil. Difesa granata non immune da colpe visto che l’inglese era liberissimo in area di rigore.
La Salernitana, anche in dieci, ci prova comunque prima con Bradaric dal limite su cui è attento Szczesny e poi con Simy che mette a lato in spaccata su ottimo assist di Candreva dalla destra. Allo scoccare del recupero la Juve trova il vantaggio con Vlahovic di testa su cross di Danilo dalla destra. Duplice errore dei granata prima con Ikwuemesi (subentrato a Simy) che si fa rubare palla dall’esperto difensore brasiliano (sarebbe stato logico tenere palla cercando di farsi fare fallo o spedirla eventualmente in fallo laterale) e poi con i centrali che lasciano libero l’attaccante serbo di colpire indisturbato.
La differenza fra l’ultima e la seconda della classe non si è notata e, probabilmente, senza l’espulsione di Maggiore staremmo commentando un risultato diverso. Occorre fare i complimenti al mister che, nonostante tutte le defezioni (Dia, Cabral e Coulibaly in Coppa d’Africa, Mazzocchi ceduto al Napoli, Pirola, Kastanos e Bohinen infortunati), ha schierato un undici che ha tenuto testa ai bianconeri anche in dieci uomini.
La squadra, nella prima frazione di gioco, è stata pressoché perfetta; era corta, chiudeva tutte le linee di passaggio (con un Maggiore straordinario ed un Fazio che le prendeva tutte di testa e di piede) e  ripartiva in contropiede. Nella ripresa, dopo l’espulsione di Maggiore, si è difesa bene provando anche ad offendere ma, purtroppo, i pochi errori difensivi sono stati pagati a caro prezzo. Tutti o quasi (Ikwuemesi sembrava un pesce fuor d’acqua e col senno di poi non avremmo sostituito Simy) hanno dato il massimo ed anche dal punto fisico la squadra ha retto magnificamente. Raramente parliamo degli arbitri ma, in questa circostanza, non possiamo farne a meno.
Il signor Guida della sezione di Torre Annunziata (arbitro internazionale precisiamolo), sin dai primi minuti, ha assunto un atteggiamento molto discutibile (a nostro sommesso parere ha diretto con grande presunzione ed arroganza).
Gli episodi incriminati sono parecchi: dopo circa un minuto Yildiz si invola sulla sinistra e nel contatto con Daniliuc cade a terra ma Guida fa proseguire. Il contatto c’è ma è abbastanza lieve e la caduta piuttosto plateale induce il direttore di gara a non intervenire (questo contatto non è stato mostrato da Bergonzi alla DS mentre secondo Cesari – a Pressing – si poteva fischiare il rigore).
Giuste le ammonizioni a Gyomber e Maggiore per falli su Yildiz ma il metro di giudizio non è lo stesso in quanto mancano gialli a Kostic e Yildiz per falli su Sambia e Maggiore e sono state tollerate per tutta la gara sia le continue proteste della panchina bianconera (di Perin in particolare) e di Vlahovic. Allegri era sempre al di là dell’area tecnica ma non è mai stato richiamato dal quarto uomo. Al 43’ duro intervento di Gatti su Legowski e c’è il giusto giallo per il difensore bianconero (sia per Bergonzi che per Cesari è corretta l’interpretazione arbitrale).
Al 53’ c’è l’episodio che avrà ripercussioni sulla gara: Maggiore commette fallo su Rabiot al limite dell’area e Guida estrae il secondo giallo per il calciatore granata (sia Bergonzi che Cesari ritengono corretta la sanzione comminata). Il giallo è discutibile sia perché il fallo non è così grave ma anche perché vi sono due calciatori granata al limite dell’area per cui non è una SPA così chiara. Prima, però, vi è un contatto falloso tra Simy e Rugani ed il direttore di gara avrebbe dovuto correttamente fischiare la punizione per i padroni di casa ma ciò non è accaduto (per Bergonzi il contatto è regolare mentre per Cesari avrebbe dovuto essere fischiata la punizione).
Sottolineiamo che ogniqualvolta la palla era lanciata verso Simy l’attaccante granata era costantemente trattenuto per la maglia dai centrali bianconeri (se non ricordiamo male sono state fischiate solo due punizioni per questi contatti). I bianconeri reclamano un altro penalty quando Gyomber sposta con il busto Vlahovic che cade a terra come se fosse stato colpito da chissà cosa (alla DS quest’episodio non viene mostrato mentre per Cesari non è rigore).
Sabato il derby con il Napoli.