E’ lecito domandarsi se sulla buona prestazione contro il Milan abbia già inciso “l’effetto Sabatini” o sia semplicemente frutto del lavoro di Inzaghi che comincia a dare i risultati sperati.
Indubbiamente il carisma del direttore generale potrebbe già aver ingenerato nei calciatori un nuovo stato d’animo ma è altresì possibile che gli uomini in maglia granata abbiano finalmente metabolizzato gli schemi del mister.
Sulla trasferta di Verona il dg Sabatini si è già espresso affermando che esiste un solo risultato, ovvero la vittoria. E’ chiaro che, dopo le parole pronunciate da Sabatini sul tecnico, prende una vera e propria spada di Damocle sull’allenatore piacentino. La sensazione è che anche un risultato di parità , soprattutto se ottenuto con una prestazione non convincente, determinerebbe l’esonero di Super Pippo.
Dopo la soddisfacente prestazione contro la compagine meneghina Inzaghi avrebbe probabilmente confermato a Verona l’undici sceso in campo lo scorso venerdì, ma l’infortunio di Dia costringerà l’allenatore lombardo a cambiare almeno la punta centrale. Inzaghi si porterà fino all’ultimo il dubbio se schierare Simy o Ikwemesi. Da un lato sarebbe tentato di gettare nella mischia sin dal primo minuto l’ex Benevento ma il tecnico piacentino è anche consapevole della considerazione che Sabatini nutre nei confronti dell’attaccante scelto questa estate da De Sanctis.
Nel tentare di interpretare il pensiero di Inzaghi in ordine alla formazione da mandare in campo nella città scaligera non si può ignorare che il mister lombardo ha spesso utilizzato tra i titolari Maggiore, assente per squalifica contro il Milan. Ma probabilmente alla fine prevarrà il desiderio di non apportare cambiamenti alla squadra che è scesa in campo nella partita contro il Milan salvo, come detto, la rinuncia obbligata all’attaccante senegalese.
Sabatini, a causa di lievi problemi di salute, non è ancora riuscito ad avere i colloqui singoli con i calciatori, ai quali si è però presentato collettivamente in videoconferenza.
La speranza di tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei granata è che alla vigilia di una partita così importante il carisma e la personalità di “zio Walter” possa già influenzare il comportamento in campo dei calciatori in maniera da rientrare dal Veneto con tre punti che, se non eviterebbero la chiusura dell’anno all’ultimo posto della graduatoria, lascerebbero avvicinare in classifica notevolmente la Salernitana alla stessa squadra scaligera e probabilmente accorcerebbero la distanza dalla quart’ultima della graduatoria.