Nel corso del secondo tempo di Salernitana – Bologna una nutrita schiera di sostenitori della squadra granata ha abbandonato il settore della Curva Sud per recarsi all’ingresso del settore Tribuna e dare seguito ad una serie di cori – giĂ iniziati in curva – contro i calciatori e, in particolare, contro il presidente Iervolino.
Dinanzi alla Tribuna è stata altresì formulata una pretenziosa richiesta di avere a colloquio in loco, tra la folla inquieta (per usare un eufemismo), il massimo dirigente della Salernitana.
L’imprenditore di Palma Campania non ha raccolto l’invito. Ciò ha determinato il risentimento di quella parte di tifoseria che aveva preso la suddetta iniziativa.
Nella storia della serie A si sono verificate diverse volte richieste analoghe provenienti dalle tifoserie, ma molto raramente presidenti di squadre militanti nella massima serie italiana hanno acconsentito. Quindi non si dovrebbe gridare allo scandalo se anche l’uomo che il 31 dicembre 2021 ha evitato alla Salernitana la cancellazione dal panorama calcistico nazionale ha espresso, per il tramite dell’a.d. Milan, un cortese rifiuto.
Invece al diniego è seguita il giorno successivo l’apposizione di diversi striscioni in città ed in provincia contenenti espressioni offensive nei confronti di Danilo Iervolino. E probabilmente in questo caso si è passato il segno. E’ vero che nel calcio tutte le tifoserie, in particolare quelle più calde, dimenticano facilmente quanto di buono fatto da presidenti e dirigenti anche in un passato non troppo lontano, ma il proprietario della Salernitana, oltre a salvare la bersagliera dalla scomparsa nel calcio professionistico, ha investito decine di milioni per militare nel migliore dei modi in prima serie. Probabilmente degli errori sono stati compiuti se la Salernitana è attualmente all’ultimo posto, ma se sull’ingratitudine si passi non sono assolutamente giustificate né le offese né le minacce.
In proposito, non può passare sotto silenzio ciò che è accaduto all’avvocato Francesco Fimmanò.
Il prof. Fimmanò, legale che cura gli interessi della Salernitana e che insieme all’avv. Sica ha ottenuto brillanti successi giudiziari che, tra gli altri, hanno consentito alla Salernitana di disputare le note partite contro Venezia e Udinese, è altresì intimo amico del presidente Iervolino nonché suo avvocato di fiducia anche per la cura degli interessi delle altre aziende in cui è socio Danilo Iervolino.
Francesco Fimmanò è un grandissimo tifoso della Salernitana. Si è immedesimato più di ogni altro nel progetto e nella passione che detto progetto stimola, in considerazione che esso si sviluppa nell’ambito dello sport più bello del mondo. Quando si parla di Salernitana al di fuori delle aule di giustizia ovvero durante i match della Salernitana (sempre presente in casa e fuori) dismette la toga, dimostrando passionale attaccamento ai colori granata, come confermano anche le riprese dell’emittente DAZN che spesso lo hanno immortalato esultante e inebriato in occasione dei gol della Salernitana. Spesso è stato ospite in trasmissioni televisive in cui si parla di Salernitana manifestando la sua passione ed il suo competente entusiasmo per i granata.
Ebbene, Francesco Fimmanò al termine della partita è stato fatto oggetto di pesanti ingiurie da parte di alcuni tifosi. Il prof. Fimmanò è sinceramente e passionalmente tifoso della Salernitana, come testimoniano gadget ed opere che richiamano cavalluccio e simboli granata presenti nel suo studio professionale che, con orgoglio, tiene in bella mostra.
Fimmanò, accademico dei lincei, il più giovane ordinario di diritto commerciale d’Italia quando fu nominato, vicepresidente della Corte dei Conti, ha dovuto subire l’affronto delle offese da parte di alcuni pseudotifosi, nonostante egli abbia tifato con il cuore per i granata, gioendo enormemente per le vittorie e soffrendo per le sconfitte.
Un’ultima considerazione sulla intempestività della protesta dei tifosi nel corso della partita di domenica: chissà se il pubblico avesse continuato a sostenere la squadra anche nella parte finale della partita la Salernitana avrebbe potuto raggiungere il pareggio.
A Cagliari il pubblico ha reso lo stadio un catino bollente e nel finale i sardi hanno ribaltato il risultato e conseguito la vittoria. E questo già a Cagliari è accaduto nella partita contro il Frosinone, quando i sardi occupavano una posizione di classifica peggiore di quella dei granata. Eppure il Cagliari nella sua storia ha vinto uno scudetto ed ha militato tantissimi anni nella massima serie ma i suoi tifosi, nonostante la propria squadra fosse all’ultimo posto, anche contro i ciociari hanno sostenuto fino all’ultimo i propri giocatori.
A Salerno invece la reazione di alcuni tifosi sfociata in una contestazione fuori dalle righe nei confronti della dirigenza granata è stata la conseguenza dei risultati negativi della squadra, a dir poco mortificanti, a cui hanno assistito dall’inizio di campionato ad oggi in aggiunta ai numerosi sacrifici fatti macinando chilometri, da sud a nord dell’Italia, per seguire la Salernitana in trasferta e le rinunce economiche che molti di essi hanno affrontato per consentirsi di acquistare l’agognato ticket per la partita dell’adorata bersagliera.