E’ stato un vero piacere per me conoscere la scrittrice Cristiana Danila Formetta di Salerno autrice di racconti e romanzi erotici
Dal 2005 a oggi, ha pubblicato diversi libri di genere romantico ed erotico, tra cui La vita sessuale dei camaleonti (Coniglio Editore), il galateo erotico Sesso senza vie di mezzo (Pendragon), il romanzo Claudia sa ascoltare (Emma Books), e il nuovo Manuale di Tecniche e Strategie di Scrittura Erotica (Falco Editore).
 Ha curato inoltre l’antologia contro la violenza sulle donne Se l’è cercata (Teomedia Editore) e collabora con diverse agenzie di servizi editoriali, alternandosi nel ruolo di revisore testi e ghostwriter. Nel 2018 Cristiana fonda “Lulu che fa storie” (www.luluchefastorie.it), collettivo artistico/letterario che mira a consolidare un’alleanza di scrittori indipendenti e sperimentare nuovi percorsi artistici. Lulu che fa storie si pone come alternativa all’editoria tradizionale e si impegna per un mondo in cui i libri e gli ebook siano destinati alla condivisione e all’uso illimitato, senza restrizioni da parte dei monopoli aziendali.
Dice di lei “Oltre alla scrittura, sono affascinata dalla fotografia, che considero una forma di narrazione visiva che cattura attimi di vita. Trovo anche pace e ispirazione nella meditazione e nello yoga, che mi aiutano a mantenere l’equilibrio mentale e creativo”.
Cristiana ha una scrittura limpida, cristallina, veloce, essenziale, una narrativa piena di brani accattivanti e soprattutto fascinosi, me ne sono fatta l’idea dopo averla cercata on line e letto qualcosa di suo.
D- Dove sei nato/a? Dove vivi?
R- Nasco a Salerno nel 1972 ma sono tornata a vivere in questa cittĂ solo di recente, dopo una “pausa” di venti anni a Caserta, dove ho fondato il collettivo artistico/letterario “LulĂą che fa storie” che promuove una cultura digitale, inclusiva e antirazzista.
D- Quando e come è cominciato il tuo percorso artistico? Perché la voglia di scrivere?
R- Il mio percorso artistico ha avuto inizio diversi anni fa, nel 2005, quando ho incontrato Francesco Coniglio che ha pubblicato il mio primo libro, “La vita sessuale dei camaleonti” uno spietato ritratto sentimentale del mondo artistico (e letterario) contemporaneo. La passione per la creazione di storie è nata così, dal profondo desiderio di esplorare le emozioni e condividerle con i lettori. La scrittura, per me, è un modo di dare voce alle sfumature della vita e di esprimere ciò che altrimenti potrebbe rimanere inespresso.
D- Come nasce una tua opera? Cos’è per te l’ispirazione? Cosa cerchi di comunicare attraverso il tuo scrivere? Come scegli il soggetto di un tuo lavoro? Â
R- Ogni mia opera ha una nascita unica. L’ispirazione può scaturire da esperienze personali, osservazioni quotidiane o anche da un singolo frammento di conversazione. Per me, l’ispirazione è come una musa capricciosa che mi guida attraverso i sentieri della creativitĂ . Cerco di comunicare qualcosa di autentico che possa risuonare nel cuore dei lettori. La scelta del soggetto dipende spesso da tematiche che ritengo rilevanti e che vanno al di lĂ delle mode del momento: ciò che conta è trovare la maniera di toccare corde emotive profonde.
D- Case editrici, Critici, Istituzioni. Cosa pensi del sistema dell’editoria contemporanea del nostro Paese? E qui nella valle dell’Irno?
R- Il sistema dell’editoria contemporanea in Italia è un terreno complesso e dinamico. C’è un’ampia varietĂ di case editrici, e la sfida sta nel trovare il giusto equilibrio tra la ricerca della visibilitĂ e la preservazione della propria voce artistica. Riguardo alla valle dell’Irno, credo che sia importante promuovere e sostenere gli scrittori locali, creando un legame tra le istituzioni e la comunitĂ letteraria locale. La critica costruttiva è fondamentale per la crescita artistica, e il dialogo aperto con il mondo dell’editoria può contribuire a una maggiore valorizzazione delle voci emergenti.
D- Progetti futuri?
R- I miei progetti futuri comprendono un continuo impegno nel mondo della scrittura e della letteratura. Sto lavorando su due nuovi libri di tono totalmente diverso, il primo è un monologo intimo e sentimentale, il secondo invece è un urban fantasy, il secondo volume della mia trilogia vampiresca “Bloodletting”. Spero così di coinvolgere il mio pubblico in modi sempre piĂą innovativi. Inoltre, ho in programma di ampliare le attivitĂ di “LulĂą che fa storie” per creare uno spazio sempre piĂą stimolante per gli scrittori indipendenti.
D- Aspettative di successo per il tuo libro/libri?
R- Il mio ultimo libro si chiama “Scrittura erotica: istruzioni per l’uso” ed è una via di mezzo tra un saggio e un manuale di scrittura. Spero che il libro possa offrire ai lettori non solo una prospettiva intrigante sulla scrittura erotica, ma anche strumenti pratici per esplorare questo genere in modo originale e creativo. Il successo, per me, risiede nella capacitĂ di ispirare e coinvolgere il pubblico, oltre che nella valutazione critica del lavoro.
D- Questi due anni  con la pandemia per molti sono stati un tempo sospeso e catartico e di introspezione personale, tu come lo hai vissuto? cosa ti ha lasciato?
R- Questi due anni di pandemia sono stati un periodo di sfide e riflessioni profonde. Ho vissuto questo tempo sospeso come un’opportunitĂ per rileggere i classici e imparare il valore prezioso dell’attesa. Credo che la pandemia mi abbia insegnato l’importanza della resilienza e dell’adattamento, spingendomi a scrivere meglio ma soprattutto a scrivere storie che possano offrire conforto e ispirazione durante tempi difficili.