Danilo Iervolino è il presidente più facoltoso della storia granata.
L’imprenditore originario di Palma Campania è tra i più giovani presidenti della ultracentenaria storia della Salernitana.
Iervolino è inoltre un uomo d’affari che ha dimostrato il suo savoir-faire già in diversi campi dell’imprenditoria.
Il calcio tuttavia gli ha dato una visibilità di cui non godeva in precedenza. Probabilmente proprio per questa ragione e per il suo interesse per il calcio in quella fatidica serata del 31 dicembre 2021 si è lasciato sedurre dalla passione per i Granata.
Essendo, come detto, di giovane età , non vive quella fase di disillusione che porta molti presidenti “maturi” ad infischiarsene della propria immagine pubblica e a mirare esclusivamente alla cura ed alla tutela dei propri interessi economici-patrimoniali. E’ consapevole ed attratto dall’idea che ottenere risultati sportivi positivi può far ulteriormente crescere i pubblici riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Cosa difficilmente raggiungibile con successi in altri campi o settori dell’imprenditoria.
Egli ha più volte dichiarato di ispirarsi e ad ambire ad organizzazioni societarie con successi sportivi importanti quali Sassuolo, Udinese o addirittura Atalanta. Purtroppo da un paio di mesi a questa parte i risultati della Salernitana sono negativi e ciò ha determinato uno scoramento in buona parte della tifoseria e, in una fetta di essa, addirittura il timore che non ci sia in Danilo Iervolino una reale volontà di portare nel tempo la Salernitana a dimorare con una certa stabilità nella parte centrale della classifica di serie A.
In realtà non vi sono reali motivi per dubitare della sua ferma intenzione di raggiungere risultati sportivi importanti nel lungo percorso. Bisognerebbe chiedersi: è preferibile immaginare dove sarà la Salernitana tra sette mesi o tra sette anni?
E’ comprensibile che il giovane tifoso desideri tutto e subito, ma il tifoso maturo che prima del 2021 ricordava ancora con emozione e rimpianto il campionato di serie A del 1998-99 sarebbe felicissimo e “metterebbe la firma” per vedere nei prossimi dieci anni la Bersagliera dividere equamente i propri campionati tra la A e la B. Non bisogna dimenticare che la storia dei Granata è fatta soprattutto di sofferti campionati di serie C e B, vissuti con trepidazione dai suoi tifosi, in particolar modo da quelli attempati che hanno addirittura visto la Salernitana militare consecutivamente in serie C per ben 24 anni.
Un uomo di successo abituato a vincere quale è Danilo Iervolino non intende assolutamente trascorrere i suoi anni da presidente della Salernitana in anonimato e, per giunta, con la contestazione dei tifosi. Occorre dunque non comportarsi come il bimbo che chiede la caramella e, alla risposta materna di attendere perché deve scendere di casa per andare ad acquistarla, piange a dirotto perché la pretende immediatamente.
Questo inizio di campionato assolutamente negativo ha di certo stimolato l’imprenditore di Palma Campania ad attente riflessioni sugli eventuali errori commessi, compiuti in assoluta buona fede e determinati dalla possibile inesperienza nel settore. Danilo Iervolino, da uomo ed imprenditore intelligente e capace, saprà sicuramente fare tesoro delle esperienze sin qui compiute.
I calciatori della Salernitana hanno i requisiti tecnici per poter raggiungere la salvezza ma, nella denegata ipotesi in cui i Granata dovessero retrocedere, la società attuale ha tutte le risorse per risalire subito la china e per realizzare un progetto vincente a Salerno targato Iervolino. Occorre però avere la pazienza di attendere la crescita e la realizzazione di un progetto complesso in uno scenario che coinvolge molti attori non solo del mondo dello sport, altrimenti si corre il rischio di comportarsi come il bimbo che pretende subito la caramella.