La partita con il Cagliari non ha sortito gli effetti che tutti speravamo. Ci si aspettava la vittoria, ed una prestazione di carattere che desse un’iniezione di fiducia per il prosieguo. Purtroppo non è arrivata né l’una né l’altra.
La prestazione, ad eccezione del primo quarto d’ora, è stata a dir poco imbarazzante. Le novità nella formazione di inizio gara hanno riguardato il ritorno della difesa a quattro con Fazio al centro della difesa accanto a Gyomber, centrocampo a tre con Maggiore metodista e Coulibaly e Kastanos interni e tridente d’attacco con Candreva e Cabral ai lati di Dia.
Analizzando le prestazioni dei singoli occorre rimarcare l’ottima prestazione di Fazio (dominante sulle palle inattive e provvidenziale con due salvataggi su Luvumbo) e Gyomber mentre Mazzocchi, ad eccezione dei primi minuti, è veramente la bruttissima copia del calciatore ammirato due stagioni fa e nella prima parte dell’ultima annata, Bradaric è davvero impresentabile su questi palcoscenici (non tenta mai l’uno contro uno e si limita al passaggio all’indietro al centrale di centrocampo o di difesa), Maggiore non è un centrale e lo sappiamo (da quando è a Salerno, al netto degli infortuni, non hai mai giocato nella sua posizione preferita che è quella di interno), Coulibaly non è ancora meglio della condizione e non potrà che migliorare, speriamo, partita dopo partita mentre Kastanos non può giocare da mezz’ala perché non ha né i tempi né le caratteristiche che deve avere chi interpreta quel ruolo; Candreva e Cabral non hanno inciso come ci si augurava mentre Dia ha dimostrato ancora una volta che non è una prima punta.
Con Stewart e, successivamente Ikwuemesi in campo a fare a sportellate con i centrali del Cagliari, Dia ha giocato come sa da sottopunta ed i risultati si sono visti immediatamente in quanto ha tramutato in rete l’unica palla decente avuta.
Le deficienze della rosa sono note e, purtroppo, molteplici (speriamo che l’Amatissimo San Matteo ci dia una mano). E’ necessario, a nostro avviso, che dalla prossima gara si parta con una punta fisica sin dall’inizio (Stewart) con sottopunte Candreva e Dia, un centrocampo a tre con Maggiore o Legowski e Coulibaly interni e Kastanos centrale (può essere adattato sia per caratteristiche che tempi di gioco) anche perché Bohinen, che è l’unico metodista in rosa, se non ha giocato neanche domenica non vediamo come possa essere proposto venerdì contro il Genoa; Martegani da ricollocare, atteso che ha dimostrato ancora una volta che non può essere impiegato in nessuna zona del centrocampo (è un trequartista); e circa la difesa, potrebbe essere riproposta quella già vista contro il Cagliari eventualmente con Pirola al posto di Bradaric e con Costil o Ochoa in porta (vedremo se la scelta di Costil che si è ben disimpegnato è definitiva oppure no).
Alcune brevi annotazioni tattiche per concludere. Benché si debba recuperare non si può schierare, anche negli ultimi dieci minuti, una difesa a tre con Mazzocchi, Gyomber e Bradaric  così come non comprendiamo il perché si sia ritornati alla marcatura a zona sui calci d’angolo (solo Coulibaly era a uomo su Dossena) visto che la marcatura a uomo nelle ultime tre gare aveva ben funzionato, non concedendo nulla agli avversari (vedremo con il Genoa che è molto forte sulle palle inattive con i vari Bani, Dragusin, Retegui e Thorsby cosa accadrà ).
Un’ultima nota non calcistica, ma oserei dire quasi di folklore, che non possiamo non evidenziare. In tribuna azzurra c’era uno steward che non sapeva neanche quali fossero le file ed i posti numerati (non si era neanche accorto che ogni sediolino è contrassegnato a un numero che corrisponde al posto numerato) e non sapeva fornire informazioni a chi gliele chiedeva.
Per fortuna un tifoso gli si è avvicinato e glielo ha spiegato! Ovviamente, si auspica di non rivedere tali amenità ……