Si può essere ottimisti?
Pareggio all’Arechi contro il fanalino di coda Cagliari che serve solo a muovere la classifica ma non risolve assolutamente i gravi problemi di casa granata.
La cosa che delude di più è che la “scossa“ del cambio allenatore non c’è stata: tranne che per i 10 minuti finali, la Salernitana e’ stata piatta per quasi tutta la durata del match, anzi e’ apparsa addirittura involuta dal punto di vista tecnico-tattico.
Ed allora c’è da preoccuparsi davvero per il futuro della nostra squadra del cuore, perché ci chiediamo “se non riusciamo a battere una compagine, quella sarda, di caratura inferiore, e non abbiamo vinto con nessun team posizionato al destro della classifica, con chi mai saremo In grado di fare punti per la salvezza?”.
Ora ci attende un ciclo di partite molto difficile e servirà una Salernitana solida compatta e determinata, aggrappiamoci alle note positive della gara di domenica, ovvero il ritorno al gol di Dia, l’ottimo rientro di Fazio e la rabbiosa reazione finale per il pareggio.
Ma crediamo che Mister Inzaghi debba lavorare molto sul gruppo, rendendolo finalmente squadra, e dare un cervello al Centrocampo, altrimenti lasciato in pasto agli avversari.
La difesa continua a prendere gol assurdi, ma per qualcuno “va bene così“.
Il problema di base, ed è evidente, resta la scellerata ed incompleta campagna acquisti, con i gridi allarme lanciati già a luglio dal precedente allenatore.
I guai nascono da lontano e le responsabilitĂ di questo momento sono evidenti.