Notte fonda. Solo così può descriversi la partita con il Monza. Ritorno al 3-4-2-1 , con Daniliuc al posto di Lovato, Mazzocchi in sostituzione di Bradaric, Candreva e Cabral a supporto di Dia. Nel primo tempo la Salernitana, come si suol dire, ci ha capito poco ed è stata surclassata dal Monza, che oltre a trovare il vantaggio con Colpani ed il raddoppio con Vignato, ha sfiorato il tris sempre con Vignato, ed ha proposto ripartenze che solo per errori di precisione nella finalizzazione non hanno aumentato il divario fra le 2 squadre.
Il Monza non ha avuto grossi problemi a gestire la gara: quando Candreva, Cabral e Dia hanno accennato, nella prima frazione di gioco, un timido pressing ultraoffensivo, questo non era mai supportato dal resto della squadra, che non ha mai accorciato. Si creava così, purtroppo, una voragine in mezzo al campo, della quale hanno approfittato i centrali di centrocampo del Monza (Pessina e Gagliardini) per attivare gli esterni offensivi; in alternativa Colombo, lanciato da Ciurria o da Kyriakopoulos, favoriva gli inserimenti sempre di Colpani e di Vignato, che avevano una prateria dinanzi a se’. Occorre poi sottolineare come la Salernitana sia apparsa in difficoltà anche a livello fisico (molti calciatori camminavano) e ciò si era già visto con l’Inter (la squadra è crollata dopo il 60 minuto).
Nella ripresa, con gli inserimenti di Maggiore, Martegani e soprattutto Stewart (ha dato profondità alla squadra – buona prova la sua), la Salernitana ha provato a ridurre lo svantaggio con Dia (sfortunato con la traversa colpita, a cui è stato anche negato un rigore, di cui pochi hanno parlato, che poteva anche riaprire la gara) e Candreva (strepitosa la parata di Di Gregorio); ma poi ci ha pensato Pessina su rigore (fallo di mano di Pirola su una delle solite ripartenze rifinite dal Papu Gomez) a chiudere il discorso.
Inspiegabile, infine, l’entrata in campo di Coulibaly a pochi minuti dalla fine in quanto, visto il problema di natura muscolare patito e la sosta alle porte, si è esposto il calciatore a brutte figure (che sono costate una inutile ammonizione che, però, nel corso del campionato potrebbe avere un peso), nonché al rischio di una ricaduta fisica, considerando che non è in condizione.
Ancora una volta non possiamo che fare un plauso agli oltre 2.500 tifosi che hanno seguito la squadra, l’hanno sostenuta ed incoraggiata e che, giustamente, alla fine l’hanno aspramente contestata.