Nel 2025, ci troviamo a riflettere su un fenomeno preoccupante: la crescente scostumatezza, anche tra le persone educate, che sembra permeare il nostro quotidiano.
La domanda che sorge spontanea è: ha ancora senso parlare di etica in un contesto così complesso? La risposta è sì, e anzi, mai come oggi è fondamentale ripensare e riaffermare l’importanza dei valori etici.
Viviamo in un’epoca caratterizzata dall’interconnessione globale. La globalizzazione ha avvicinato culture e persone, ma ha anche messo in evidenza una mancanza di valori etici condivisi.

Questo disorientamento etico e sociale non è un fenomeno nuovo, le sue radici sono profonde e si intrecciano con l’evoluzione della società. Tra le cause di questa crisi etica possiamo individuare tre elementi principali: la mancanza di valori comuni, l’egoismo dilagante e l’assenza di un’etica personale solida.
L’etica, in quanto branca della filosofia, si occupa del comportamento umano e dei principi che orientano le nostre azioni. I valori etici fondamentali, come il rispetto e la correttezza, fungono da guida nel nostro vivere quotidiano. Senza di essi, la società rischia di scivolare in una spirale di individualismo e indifferenza, dove l’egoismo prevale sulle esigenze collettive.
La mancanza di un ethos collettivo, cioè di una dimensione etica condivisa dalla maggior parte della popolazione, contribuisce a questo disorientamento. L’ethos collettivo si forma attraverso le leggi, la vita culturale e le regole che governano vari ambiti della nostra esistenza, come la scuola, il lavoro, la chiesa e il quartiere.
Se questi ambiti non promuovono valori etici, difficilmente si potrà costruire un’etica personale solida.
L’etica personale, infatti, si sviluppa in relazione all’ethos collettivo. Essa è influenzata dalla nostra educazione, dalle esperienze di vita e dai valori che riteniamo importanti.
Valori come l’amore, la giustizia, la famiglia, la correttezza, l’onestà, la trasparenza, la competenza, l’entusiasmo, l’umorismo e il rispetto dovrebbero costituire le fondamenta su cui basare le nostre azioni quotidiane.

In un contesto in cui l’egoismo sembra prevalere, è necessario riscoprire l’importanza dell’etica.
Essa può agire come una diga morale, capace di arginare le conseguenze potenzialmente catastrofiche di un comportamento egoista. Riconoscere e adottare valori etici condivisi non significa rinunciare alla propria individualità, ma piuttosto arricchire il nostro vivere sociale, contribuendo a una società più giusta e coesa.
Parlare di etica nel 2025 è non solo pertinente, ma essenziale. Dobbiamo impegnarci a costruire una cultura etica che ci permetta di affrontare le sfide contemporanee. È attraverso il dialogo e la condivisione di valori che possiamo sperare di superare il disorientamento etico e sociale, creando un futuro in cui il rispetto e la correttezza tornino a essere principi fondamentali della nostra vita quotidiana.