Achille D’Onofrio vive e lavora ad Acerra, la sua pittura è strettamente legata alla realtà, alla vita della gente e alla natura, espressa attraverso una grafica energica e vibrante. La sua tavolozza cromatica è ricca di armonia e colore, capace di trasportare lo spettatore in un mondo dominato dalla luce, un universo sublime fondato sui valori della poesia e della bellezza. Grazie alla sua abilità, Achille riesce a dare luce ai colori, sovrapponendoli con armonia per creare profondità e intensità nelle sue opere.
Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha partecipato a numerose mostre collettive in tutto il Paese, da Ferrara a Milano, da Foggia a Bari, da Napoli a Roma, da Procida a Salerno, e da Padova a Venezia, oltre a esposizioni all’estero.
La sua arte è caratterizzata dal verismo, senza mai perdere di vista l’importanza della luce come elemento centrale nella sua espressione artistica.
Achille ha esposto sue opere a miei eventi di arte, si può dire che gli ho fatto da apripista nel mondo dell’arte espositiva.
La forza della sua arte, intrisa di sensibilità e autenticità, si riflette non solo nelle opere, ma anche nel suo percorso umano e professionale. Per conoscere meglio l’uomo dietro il pittore e scoprire le radici profonde della sua ispirazione, gli abbiamo rivolto alcune domande.
D- Puoi raccontarci come la sua esperienza all’Accademia di Belle Arti di Napoli ha influenzato il tuo percorso artistico e il suo stile?
L’Accademia di Belle Arti di Napoli è stata intrapresa in maggiore età, mi ha permesso di uscire da quel EGOCENTRISMO che incosciamente stavo subendo, in quell’ aula sotto la direzione del Maestro ARMANDO DE STEFANO e con lo scambio di opinioni tra noi allievi ,si è avuto quel cambiamento artistico che mi ha portato a visionare vari pittori e avere la loro piacevole influenza, I MACCHIAIOLI in primis ma su tutti GUTTUSO COL SUO SOCIALE.
D- La tua pittura è molto legata alla realtà e alla vita quotidiana. Come riesci a tradurre questa connessione in opere così vibranti e piene di luce?
Attraverso il colore parto dal presupposto che il vivere il nostro tempo non deve essere ozioso ma avendo questa dote di tradurre in immagine il visivo, dobbiamo essere testimoni del nostro tempo, lasciare un orma, seppur modesta, del nostro passaggio eccomi alla ricerca costante di avvenimenti, quali: povertà, eventi bellici, scene di campagna, denunce sociali ecc…
D- La tua tavolozza cromatica è ricca di colore e armonia. Quali sono i tuoi strumenti e le sue tecniche preferite per sovrapporre i colori e creare profondità?
La mia tavolozza e prettamente di colori ad olio, nelle mie opere cerco sempre la profondità aiutandomi molto con la prospettiva, non sono mai finite, come ebbi a rispondere al mio docente di ANATOMIA ,RENATO DE SIMONE sono degli spaccati o immagini viste da un finestrino di un treno, lascio allo spettatore il piacere di chiudere l’opera.
D- La tua arte è descritta come un universo sublime fondato sui valori della poesia e della bellezza. Come riesce a trasmettere questi valori attraverso le sue opere?
Attraverso la peculiarità dei soggetti che scelgo e che mi emozionano, la mia opera che considero maxima GLI ANGELI DEL MEDITERRANEO ho impiegato circa due anni, quando riprendevo mi facevo il segno di croce volevo rendere l’INVISIBILE COL VISIBILE.
D- Hai partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. Come percepisce il rapporto tra il pubblico e la sua arte, e in che modo il contesto influisce sulla sua espressione artistica?
Nelle mostre e nelle personali all’ingresso metto un quaderno con su scritto SE SONO RIUSCITO AD EMOZIONARVI CON LE MIE OPERE LASCIATE UN VOSTRO PENSIERO, oppure mi chiedono se possono fotografarle, questa è la cartina di tornasole sul mio dipingere.
D- Il verismo è un elemento centrale nel suo lavoro. Come concili questa attenzione alla realtà con la ricerca di una luce così intensa e poetica?
Il disegno è alla base di tutto e cerco soggetti che mi permettano di esaltare ciò, nei miei quadri è difficile incontrare il nero.
D- Quali sono le sue principali fonti di ispirazione, sia nella natura che nella vita delle persone?
La società che mi circonda e la natura, adoro il paesaggio autunnale che colori con calore allo sguardo.
D- Può condividere con noi un episodio o un’opera che rappresenta particolarmente il suo percorso artistico e il suo modo di vedere il mondo?
“Gli angeli del mediterraneo”, ritengo sia la mia più bella opera, per la denuncia, per la rappresentazione di 8 BAMBINI IN CERCA DI UN MONDO MIGLIORE che sono vittime innocenti, di una politica xenofoba e razzista, il mondo deve dare a tutti un tozzo di pane e libertà, istruzione e amore.
D- Quali sono i progetti futuri o le nuove direzioni che vorrebbe esplorare nella sua arte?
Vorrei tanto viaggiare ma sono in eta’ da dedicarmi ai nipoti , e vorrei continuare ad esprimere i miei sentimenti su di una tela.
D- Che consiglio darebbe a giovani artisti che vogliono esprimersi attraverso la pittura e la rappresentazione della realtà?
Ad un giovane direi di guardare il passato, per essere un ottimo rappresentante del presente/futuro. Mettere sempre al centro la realtà è più facile capirla altrimenti si è come i BARATTOLI DEL MANZONI, le tele tagliate di FONTANA…
D- Hai realizzato quadri astratti??
Astratti mai!
D- Racconta aneddoto sulla tua conoscenza con la curatrice di eventi Anna De Rosa
Nella mia crescita pittorica devo molto alla grandissima e carinissima Anna De Rosa, è attraverso le sue grandi iniziative presso il palazzo della Provincia di Salerno, la Stazione Marittima di Salerno e in tante altre manifestazioni, mi ha dato la spinta di esprimere l’artista che era in me prigioniero del mio egocentrismo…
D- Achille so che sei stato uno sportivo e ti ammiro perché nelle foto su FB ti vedo sempre andare in bicicletta! Ma so che sei stato attivo nel Calcio?
Il calcio mi ha dato tantissimo, mi ha permesso di viaggiare tanto e di conoscere tanti Campioni, sono stato Portiere e poi allenatore in quarta serie, serie D attuale 3 presenze in serie C Giugliano, poi portiere ad Avellino tutto il settore giovanile, prof. Serie B da qui con il Napoli per 13 anni sempre settore giovanile ed ancora oggi collaboro anche con il Palermo, Benevento.
Il mio sport preferito è l’atletica di cui sono praticante agonista sia su pista che campestre avendo partecipato a due Campionati Italiani.