«Punto di Svolta», edito da Graus Edizioni per la collana Tracce, è un romanzo scritto dalla penna di Alessandro Antonaia che affronta temi importanti per l’esistenza umana quali l’amicizia, l’amore per una donna e un figlio, l’interrogarsi su se stessi e sugli eventi scatenanti che, nel bene e nel male, formano e segnano i percorsi di vita.
Il romanzo racconta la storia di Francesco, insegnante di Storia e Filosofia di un liceo di Napoli, perennemente tormentato da un ego altalenante, riluttante a un sano bilanciamento tra pulsione e limite, sempre intento a valutare impietosamente fatti e persone, a cominciare da se stesso. Esprime ciò che pensa senza filtri e senza temere il giudizio degli altri.
Ormai prossimo ai cinquant’anni e giunto sulla soglia del nuovo millennio, attraverso ripetuti flashback riavvolge il nastro della sua vita facendo riemergere alcuni accadimenti che ancora lo interrogano e lo inquietano.
Francesco è particolarmente legato a Piero, conosciuto durante gli anni universitari, in un epoca che ha per sfondo le turbolenti piazze degli anni ’70. Piero è figlio di contadini, iscritto alla facoltà di Medicina, perennemente fuori corso. In opposizione a Francesco, Piero si caratterizza per la concretezza del fare. In teoria, Francesco e Piero sono agli antipodi eppure li lega una profonda amicizia.
L’iniziale diffidenza creata dalla loro diversa estrazione sociale e da visioni della vita apparentemente contrastanti si tramuta in un rapporto di equilibrio quasi perfetto. Un rapporto che si dimostrerà ancor più solido nel momento in cui Piero, duramente colpito da ingiustizie e sofferenze,  avrà bisogno di tutto l’affetto e la vicinanza di Francesco.
Quasi come un racconto parallelo, il rapporto di Francesco con la sua compagna è descritto intensamente, soffermandosi principalmente sugli aspetti psicoanalitici. La lunga storia sentimentale con Sara è una complicata traversata sul mare agitato di percezioni e passioni mutevoli, dove il non detto è il connotato principale della loro relazione.
I protagonisti di questa storia sono ben rappresentati nelle epoche che hanno vissuto. A seconda degli anni e degli avvenimenti sociali e politici che inevitabilmente riflettono la vita privata, assistiamo all’evoluzione di ognuno di loro. A partire dai turbolenti anni ’70 per proseguire con i confusionari anni ’80 e giungere verso la fine degli anni ’90 e inizio 2000 con maggiori consapevolezze e con una maturità che prova a rispondere agli interrogativi del passato.
Punto di svolta riflette la complessità dei rapporti umani e le sfide dell’identità personale. Attraverso il ritratto intimo di Francesco vengono affrontate anche le sfide della gioventù e le incertezze sul futuro. La prosa introspettiva dell’autore accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta di sé e offre una visione onesta delle nostre lotte interiori.
L’autore
Alessandro Antonaia è nato a Napoli, dove si è laureato in Ingegneria Chimica. Esperto di tecnologie per film sottili e di interazione tra multi-stratificazioni o compositi nano-strutturati e radiazione solare, per oltre trent’anni ha condotto attività di ricerca nel campo delle energie da fonti rinnovabili. Autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali e di brevetti tecnologici innovativi.
Parallelamente e fin dall’età giovanile ha sempre sperimentato con passione le sue abilità nella scrittura, con una marcata predilezione per i versi. Nel 1982 risultò vincitore del XX Premio Aspera con la silloge poetica Le parole assassine. Nel 2018 ha pubblicato la raccolta di racconti Flusso (Graus Edizioni). L’opera ha ottenuto riconoscimenti e premi in diversi concorsi letterari nazionali (Spoleto, Holden-Viareggio, Ladispoli, Napoli, Roma).