Il procuratore della Repubblica di Salerno Giuseppe Borrelli ha dissequestrato i due cani pitbull che il 22 dello scorso mese azzannarono e uccisero il piccolo Francesco Pio, di 13 mesi. Oggi i cani sono nel Casertano all’interno di un rifugio. Dovranno essere sottoposti ad un percorso di recupero a Napoli a spese dei proprietari che, ricordiamo, sono indagati insieme alla madre e ai due zii del bimbo. Qualora i proprietari decidessero di non sostenere economicamente questa attività, gli animali, successivamente al periodo di recupero, saranno dati in affido.
L’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) si è congratulata con i magistrati per l’avvenuto dissequestro, perché, a dire di detta organizzazione, tale decisione va nella direzione del rispetto della vita dei due animali e dà loro una prospettiva di recupero.
In una nota dell’Oipa si legge che quest’ultima “auspica che questo indirizzo della Procura di Salerno faccia scuola e che sia un modello da seguire in casi analoghi dove cani impegnativi siano protagonisti di episodi di aggressione più o meno gravi. Detto questo, l’associazione torna a chiedere al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze“.